Ambiente

Dosolo, nasce il Bosco
di Festivaletteratura

Il progetto del bosco di Festivaletteratura è stato sostenuto da Fondazione Cariverona attraverso il Bando FORMAT FORMazione AmbienTe 2021, e da Reflexx Spa, che ha la propria sede nella vicina Viadana

Con una giornata festiva insieme ai volontari e amici del festival, il 9 aprile nasce sulle rive del Po un bosco con 1300 alberi e arbusti di 13 diverse specie diverse, un’iniziativa che unisce la rinaturazione di un ecosistema fluviale e la parziale compensazione delle emissioni prodotte dalla manifestazione. Perché un festival letterario decide di far nascere un bosco? Per rispondere bisogna fare un piccolo salto indietro. Da anni Festivaletteratura è impegnato nella riduzione della propria impronta ecologica. Questo percorso è iniziato nel 2011, con il progetto Consapevolezza Verde, che in questi 10 anni ha proposto all’interno del programma di ogni edizione incontri e iniziative su temi ambientali, coinvolgendo grandi protagonisti del dibattito sull’ecologia. È maturata così la consapevolezza che anche il festival, come manifestazione culturale, debba fare la propria parte, in modo di armonizzare necessità organizzative e sostenibilità ambientale.

Gli incontri di approfondimento hanno così ispirato negli anni una serie di azioni concrete volte a diminuire l’impatto ecologico della manifestazione stessa. Nel 2021, e grazie all’esperienza maturata attraverso il progetto europeo C-Change, tutte queste azioni sono state per la prima volta messe a sistema in un vero e proprio piano di azione ambientale integrale, che agisce non solo sui contenuti del Festival, ma anche su numerosi aspetti logistici e organizzativi: dalle forniture energetiche, all’eliminazione delle plastiche monouso, alla limitazione degli sprechi di carta. Speciale importanza è stata data alla promozione della mobilità sostenibile, avviando collaborazioni con le istituzioni locali per la creazione di parcheggi scambiatori integrati con il trasporto pubblico o progettando percorsi ciclabili sicuri per raggiungere il Festival. Ora, con la creazione del bosco, Festivaletteratura aggiunge un nuovo tassello al suo piano d’azione: quello del restauro ecologico e della parziale compensazione delle emissioni.

Un nuovo bosco sulle rive del Po – Con una giornata festiva che coinvolgerà soci, volontari e amici di Festivaletteratura nei lavori di piantumazione, sabato 9 aprile nascerà, in un’area demaniale in riva al Po nel comune mantovano di Dosolo, un nuovo bosco fluviale con 1300 nuove piante, appartenenti a tredici specie diverse. L’area, di circa un ettaro, accoglierà 975 nuovi alberi, tra pioppi bianchi e neri, querce, frassini, olmi e ontani, che andranno a costituire una formazione boschiva tipica della bassa pianura, e 325 arbusti, che grazie alle fioriture e alla produzione abbondante di bacche svolgeranno un ruolo utile per gli insetti impollinatori e la fauna selvatica.

Attraverso questo intervento di forestazione, Festivaletteratura vuole contribuire a ridurre la propria impronta energetica e, contemporaneamente, partecipare ai programmi per la rinaturazione del grande fiume. Il restauro di questo habitat fluviale, in assenza di un intervento attivo, avrebbe richiesto, per affermarsi naturalmente, tempi molto lunghi ed esiti incerti a causa delle alterazioni idrogeologiche ed ecologiche di cui soffre il fiume Po. Il bosco genererà diversi benefici ambientali, tra cui un progressivo assorbimento di CO2: in base ai dati scientifici attualmente disponibili, si stima che tra le 300 e 400 tonnellate di gas climalteranti verranno sequestrati dall’atmosfera e fissati nel legno e nel suolo.

Il progetto del bosco di Festivaletteratura è stato sostenuto da Fondazione Cariverona attraverso il Bando FORMAT FORMazione AmbienTe 2021, e da Reflexx Spa, che ha la propria sede nella vicina Viadana: “stiamo prendendo consapevolezza giorno dopo giorno che il ruolo sociale dell’azienda comprende pienamente anche la cura dell’ambiente in cui viviamo – dice Gianni Isetti, CEO di Reflexx – e proprio per questo motivo stiamo intensificando le attività green aziendali, sia dando un sostegno concreto ad iniziative come il Bosco di Festivaletteratura, sia come ricerca di guanti monouso più amici dell’ambiente.”

I lavori di piantumazione sono stati realizzati dal Consorzio Forestale Legno-Ambiente, il cui vicepresidente Francesco Mattioli ha inoltre donato 200 piante di quercia per il nuovo bosco. Le altre piante provengono invece dai vivai regionali della Lombardia e del Veneto.

Partecipare alla giornata del 9 aprile – La giornata di sabato 9 aprile sarà un modo di concludere insieme a volontari e amici del Festival, e a tutti coloro che vorranno partecipare, i lavori di piantumazione, già iniziati negli ultimi giorni. Rimane infatti l’ultimo fondamentale passaggio: il posizionamento degli shelter, ovvero le strutture rigide che proteggono le piante in questa cruciale prima fase di radicamento. Per raggiungere il luogo dove nascerà il nuovo bosco senza impattare nell’ambiente, Festivaletteratura ha organizzato una piccola colonna di biciclette, che partirà da Mantova e, seguendo strade secondarie e arginali, percorrerà i 35 km che separano Mantova e Dosolo. Per chi lo desidera, sarà comunque possibile raggiungere Dosolo con un pulmino organizzato dal Festival. Qualunque sia la modalità di trasporto scelta, per partecipare è necessario iscriversi entro giovedì 7 aprile attraverso il form online che si trova alla pagina bit.ly/bosco-festlet.

L’impegno di Festivaletteratura non si esaurirà con la posa delle piante, ma prevede un piano pluriennale di gestione che possa garantire lo sviluppo equilibrato e armonico della nuova area boschiva e, eventualmente, il suo ampliamento. Per i primi cinque anni, periodo cruciale per il suo sviluppo, sono previsti risarcimenti (sostituzione delle piante morte nei primi due anni), le lavorazioni del suolo e il controllo delle specie erbacee invasive, l’irrigazione di soccorso nel periodo estivo, la pulizia e asportazione degli shelter protettivi e la potatura di formazione. Il bosco, insomma, sarà da curare, preservare e rinvigorire, un lavoro che vogliamo fare insieme ai volontari e a tutta la comunità del Festival: un modo per capire insieme quanta attenzione richieda, ma anche quante sorprese riservi, un bosco che cresce.

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