Ciclabile (troppo) avvenieristica GAL
Salviamo il Paesaggio "Ripensateci!"
Certamente tecnicamente ineccepibile, ma come ogni opera va ragionata nel contesto in cui si colloca e in questo caso emulare le ciclabili URBANE di Copenhagen nel contesto Padano NON urbano significa fare un disastro a cielo aperto

Ha destato e desta più di una perplessità la ciclopedonale futuristica che verrà presentata in Regione, curata dalla Carlo Ratti Associati, e affidata alla famosa società dal Gal Terre del Po. Un progetto, quello che unirà Casalmaggiore a Sabbioneta, secondo l’ex sindaco di Vescovato fuori dal contesto. Salviamo il Paesaggio, proprio per bocca di Maria Grazia Bonfante, chiede di ripensare alla cosa. “Il progetto di una ciclabile futuristica sopraelevata a 6 mt di altezza dal suolo finanziata dal GAL TERRE DEL PO – scrive Maria Grazia Bonfante – sarà presentato prossimamente in Regione Lombardia. Dal 2008, Sabbioneta è stata inserita tra i siti Unesco, quindi un luogo dichiarato di valore universale eccezionale, patrimonio dell’Umanità, città voluta da Vespasiano, scrigno di arte e architettura. Casalmaggiore è compreso nel tratto di fiume Po tra Piacenza e Rovigo che ha ottenuto il riconoscimento di Riserva Biosfera MaB UNESCO, con il nome di Po Grande. MaB è acronimo inglese di Uomo e Biodiversitá (Man and Biodiversity), che fa riferimento a quegli ecosistemi in cui l’attività dell’uomo è riuscita ad integrarsi con la biodiversità. Sabbioneta e Casalmaggiore godono di inestimabili valori che impongono, essendo patrimonio dell’Umanità, un senso di responsabilità all’altezza di saperli conservare per i posteri. Si rimane dunque attoniti, increduli, sconcertati a tanta irriverenza verso il nostro paesaggio. Una ciclabile sopraelevata in aperta campagna è un disastro paesaggistico. Certamente tecnicamente ineccepibile, ma come ogni opera va ragionata nel contesto in cui si colloca e in questo caso emulare le ciclabili URBANE di Copenhagen nel contesto Padano NON urbano significa fare un disastro a cielo aperto. Un non senso che imbruttisce luoghi da ammirare per come sono, per la storia che conservano, per l’utilità e armoniisura’ che testimoniano. Perché rovinare tutto ciò? Neppure la crisi energetica ed alimentare riescono a instillare nella politica la prioritaria esigenza di usare il denaro per investimenti che hanno utilità di giustizia sociale e nel tempo. Il rafforzamento dell’ego esaspera le componenti egoistiche dell’individuo. Il nostro sentimento non è più in grado di percepire, avvertire, immaginare dove la tecnica, che si sviluppa autonomamente e in modo esponenziale al di fuori di qualsiasi orizzonte di senso, condurrà l’uomo e come lo trasformerà. (Cit. Umberto Galimberti). La politica non deve stupirci, deve dare risposte ai bisogni dei cittadini. I GAL sono gruppi di azione locali che riuniscono pubblico e privato e dall’ultima modifica regionale, il privato in quota maggioritaria. Cominciamo a vederne gli effetti. Attendiamo con fiducia un ripensamento“.
redazione@oglioponews.it