Cronaca

Spineda, lambrette tra vino,
grigliata e ricordi grazie a Caleffi

Inserite nel circuito Regionale partito da Milano, una ventina di moto prima di arrivare a Mantova hanno raggiunto la cascina Cantonazzo per una interessante e apprezzata tappa enogastronomica. Una visita che ha assorbito l'interesse dei partecipanti

Non possiedono il rombo della Kawasaky ne quello della Harley Davidson eppure si sono fatte sentire le Lambrette giunte a Spineda sabato pomeriggio. Inserite nel circuito Regionale partito da Milano, una ventina di moto prima di arrivare a Mantova hanno raggiunto la cascina Cantonazzo per una interessante e apprezzata tappa enogastronomica. Una visita che ha assorbito l’interesse dei partecipanti sia per la descrizione sulle caratteristiche del vino, dalla vendemmia sino alla pigiatura e alla lunga maturazione sia per l’elegante e ordinata esposizione di migliaia di bottiglie con annesso piccolo museo di vecchi attrezzi contadini. Davide Caleffi ha coinvolto i partecipanti sfoderando ancora una volta la sua arte oratoria come un maestro al centro della scolaresca in questa occasione composta da maturi centauri che alla passione per le lambrette d’epoca hanno aggiunto quella del buon vino. Di cui poi a tavola tra le file del vigneto c’è stata adeguata e ovvia degustazione per accompagnare l’abbondante grigliata di carne. Tra una portata e l’altra sono affiorati ricordi e racconti da parte di professionisti in pensione, ingegneri e arichitetti che avevano girato il mondo per effetto delle rispettive attività. Ricordando episodi curiosi come la partecipazione da parte di uno di loro alla maratona di New York, gli impegni a Dubai e l’organizzazione di eventi sportivi a livello europeo. Sino all’emozionante ingresso nell’autodromo di Monza con la possibilità da parte degli iscritti all’Albo Regionale dei Lambrettisti di girare sulla pista solitamente riservata alle macchine di Formula Uno. Un’emozione che qualcuno di loro ha voluto paragonare all’ebbrezza provata durante la cena nel silenzio e nella pace della campagna di Spineda tra filari di vite dove ad un certo punto nel buio della sera sono persino comparse le lucciole raramente visibili in città. Alla fine, dopo un sorso di grappa e un assaggio di sbrisolona il gruppo si è spostato a pernottare a San Giovanni in Croce da cui domenica mattina è ripresa la marcia verso Mantova e le sue artistiche attrazioni.

Ros Pis

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