Non solo siccità: i meloni di Cavalli e
la "scalarità" saltata per il troppo caldo
Da qui il problema con una raccolta durata troppo poco e quintali di meloni e angurie, solitamente distribuiti nella vendita con quantitativi calcolati su più settimane, da smaltire in troppo poco tempo. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Non c’è soltanto la siccità: anche dove l’acqua c’è e viene utilizzata a dovere, ossia con a coltivazione a goccia che consente di ridurre dell’80% gli sprechi della preziosa risorsa idrica, le bizze del tempo e i cambiamenti climatici in agricoltura fanno danni.
E’ il caso dell’Azienda Agricola Cà Vecchia di Valle, frazione di Casalmaggiore, dove Valter Cavalli ha seminato i suoi meloni seguendo la cosiddetta “scalarità” e iniziando il 20 febbraio e poi a cadenza regolare di 15 giorni fino a fine aprile. Il problema però é che il meteo pazzo (dal maggio freddo al giugno afoso senza intermezzi) ha fatto maturare tutto e subito, facendo mancare invece i frutti a inizio giugno, ad esempio.
Da qui il problema con una raccolta durata troppo poco e quintali di meloni e angurie, solitamente distribuiti nella vendita con quantitativi calcolati su più settimane, da smaltire in troppo poco tempo.
G.G. (video Alessandro Osti)