Salute

ASST Mantova, anomalie congenite,
percorso di genetica prenatale

In un anno sono state seguite circa 150 pazienti con feto portatore di anomalia ed effettuate circa 500 consulenze genetiche. Il percorso è stato recentemente implementato oltre che con test cromosomici, anche con test genetici dedicati alle diverse anomalie

Un percorso di genetica prenatale multidisciplinare per lo screening e la diagnosi delle anomalie congenite. Il servizio, attivo dal 2021, fa capo alla struttura di Ostetricia e Ginecologia del Carlo Poma. Strutturato nell’ambito del Dipartimento Materno infantile, diretto da Valeria Fasolato, è gestito da un ginecologo esperto in diagnosi prenatale, il direttore facente funzione della struttura Giampaolo Grisolia, e una specialista in genetica medica, Antonia Franchina, in collaborazione con la Medicina di Laboratorio, l’Anatomia Patologica, la Patologia neonatale e le strutture di riferimento regionali.

Si occupa delle coppie a basso o ad alto rischio e prevede diverse attività. La genetista esegue la consulenza preconcezionale per la valutazione del rischio genetico, organizzando e prescrivendo gli esami prenatali specifici. Lo screening prenatale per le anomalie cromoscomiche avviene nel primo trimestre, è offerto a tutta la popolazione ostetrica della provincia mediante ecografia con valutazione dei marker genetici e delle principali anomalie strutturali, nonché attraverso un test biochimico (combinato) o un test del Dna fetale del sangue materno che individua le principali trisomie (come sindrome di Down, sindrome di Edwards, sindrome di Patau).

In caso di rischio di patologia cromosomica genetica o malformativa, la paziente viene indirizzata appunto a un percorso multidisciplinare specifico di secondo livello nell’ambulatorio di diagnosi prenatale del reparto di Ostetricia e Ginecologia. Al bisogno, la coppia viene affiancata da una psicologa e dai vari specialisti in rapporto all’anomalia riscontrata (cardiologo, cardiochirurgo, neuroradiologo, chirurgo pediatra, neonatologo e così via).

In un anno sono state seguite circa 150 pazienti con feto portatore di anomalia ed effettuate circa 500 consulenze genetiche. Il percorso è stato recentemente implementato oltre che con test cromosomici, anche con test genetici dedicati alle diverse anomalie.

“Si tratta di un’attività importante – commenta Giampaolo Grisolia – che abbiamo voluto sviluppare all’ospedale di Mantova per fornire un counseling ai futuri genitori, informandoli e rendendoli più consapevoli del rischio aumentato di anomalie congenite nei figli. L’obiettivo è una presa in carico clinica appropriata sin dall’epoca prenatale”.

Come si accede al servizio? Le consulenze preconcezionali, di screening o di secondo livello avvengono tramite invio da parte dei medici curanti, dei consultori familiari o degli specialisti privati. Le prestazioni possono essere richieste dalla paziente stessa all’ambulatorio di diagnosi prenatale, scrivendo all’indirizzo mail pog.mantova@asst-mantova.it o telefonicamente allo 0376.201615 (lasciando un messaggio alla segreteria telefonica, l’utente sarà ricontattato dal personale).

Elena Miglioli

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