Salute

Elena Morini: "Educazione dell'atleta:
lo sport nasce come fonte di vita"

Un corpo non correttamente idratato ha una performance ridotta almeno del 10%! Proviamo a pensare ai nostri figli a scuola durante un’interrogazione, proviamo ad immaginare un lavoratore costretto a guidare tutto il giorno, proviamo a valutare il rendimento in campo di un atleta, proviamo a capire la concentrazione,la forza e le tempistiche di reazione che deve avere un pilota in pista ai 200 km/h che effettua una frenata in curva apponendo una forza di 60 kg sul freno… pensate a tutto questo con una risposta in tempi e in lucidità ridotta almeno del 10% … a voi le risposte

Nel week end appena trascorso si è svolto a Firenze il V SLAM DI NUTRIZIONE E SPORT, un appuntamento aperto ai soli laureati e laureandi magistrali in professioni sanitarie che lavorano in ambito sportivo. Un programma scientifico di alto livello suddiviso in 3 sessioni e argomentato dai migliori Medici, Biologi nutrizionisti, Dietisti e Chinesiologi ITALIANI esperti nel trattamento degli atleti d’elite nelle varie discipline.

I temi trattati sono stati innumerevoli, in primis la gestione del TIMING SPORTIVO A 360°, 10 ore di interventi da cardio palma, sono state abbracciate discipline come l’atletica leggera in particolar modo il runner, il ciclismo, il crossfit, la preparazione nei piloti automobilistici, il nuoto, gli sport da combattimento, il tennis, la pallavolo, il basket e il calcio. Nonostante ci abbiano dato gli strumenti per capire ogni disciplina sportiva, le sue peculiarità e gli approcci diversificati sia dal punto di vista di preparazione atletica, sia nutrizionale che di prevenzione e recupero post infortunio, , l’argomento comune e CHIAVE a tutti era “L’EDUCAZIONE DELL’ATLETA ALLA PROGRAMMAZIONE CORRETTA DEL PROPRIO TIMING”  Come gestire la prestagione/la stagione e il riposo, come gestire la giornata di allenamento dall’alimentazione, agli esercizi allo svago, come gestire il pre e il post gara e soprattutto le trasferte per ottenere una migliore prestazione e mantenere “mens sana in corpore sano”

I punti da snocciolare sono innumerevoli ma tutti basati su due concetti cardine:

  • Collaborazione tra Atleta, preparatore atletico in continuo aggiornamento, Medico Sportivo, Nutrizionista, Famiglia, Psicoterapeuta
  • ALLENAMENTO-NUTRIZIONE-PONTE DI RECUPERO basato sulle 4R ricarica, riparazione, reidratazione, riposo.

Probabilmente susciterò scalpore in molti con questa frase, “l’ATLETA è fatto dal 67% di nutrizione (alimentare e mentale) e per il 33% dal corretto stimolo fisico” ma è ciò che differenzia un uomo da un automa. Dal momento in cui questa non è solo applicabile alla vita sportiva ma è una realtà che dovrebbe nidificare in ognuno di noi, si può affermare che noi siamo e ci realizziamo in base a come ci nutriamo non solo in campo alimentare ma anche di esperienze di vita.

Un noto Medico e scrittore Britannico di fine del 1980 affermava che: “Conserva e tratta il cibo come se fosse il tuo corpo, ricordando che nel tempo il cibo sarà il tuo corpo” (B.W.Richardson). Io trovo in questa frase un ritorno alle origini e un tassello di base per il benessere della nostra vita.

Sono stata affascinata da ogni singola relazione, ma oggi vorrei scrivervi in particolare della gestione dell’atleta a categoria di peso e l’atleta intrappolato in un concetto ideale di peso, carbofobico, senza che abbia un’educazione all’antropometria o meglio ancora alla propria cineantropometria.

Per scrivere al meglio questa parte, utilizzando la terminologia più specifica e chiara e senza cadere in eventuali mancanze, dovremmo essere forse 3 teste e 6 mani tra cui un Medico e uno Psicoterapeuta e il capitolo è talmente vasto delicato ed importante che ancora sarebbe limitante, ed è per questo motivo che ve lo scriverò umilmente e semplicemente come Elena, come uditore di un congresso e soprattutto come mamma. Ascoltare svariati report di ragazzi/e che hanno l’obbligo di restare intrappolati in una categoria di peso che non gli può appartenere per la propria costituzione di base, solo perché il proprio preparatore non li reputa abbastanza forti per vincere in quella successiva, mi ha fatto rabbrividire. Pensare di vedere corpi di adolescenti subire saune, privazione dell’acqua e del cibo o trattamenti farmacologici per la perdita rapida di peso, disturbi alimentari, prima di una pesata ufficiale mobilitando in pochi giorni perdite dai 3/5 kg e successivi ripristini ad ogni gara per una mobilitazione tra i 50 e i 100 kg a stagione per decenni è assolutamente scioccante. Assumendo per certo che il nostro corpo in media è costituito per il 60% di acqua, tutto questo può indurre in primis una disidratazione, eventuali nefropatie ed anche ripercussioni cerebrali, delineando a cascata problemi ormonali, ai fattori di crescita.

Mentre riflettiamo sullo stress fisico che stanno subendo molti giovani atleti e quali pressioni psicologiche devono affrontare da soli, si perché in questo caso se avvengono queste dinamiche l’atleta non è seguito dall’idilliaca equipe sopracitata, vi regalo questo dato scientifico molto semplice, fruibile anche nella quotidianità di ognuno di noi:

Un corpo non correttamente idratato ha una performance ridotta almeno del 10%! Proviamo a pensare ai nostri figli a scuola durante un’interrogazione, proviamo ad immaginare un lavoratore costretto a guidare tutto il giorno, proviamo a valutare il rendimento in campo di un atleta, proviamo a capire la concentrazione,la forza e le tempistiche di reazione che deve avere un pilota in pista ai 200 km/h che effettua una frenata in curva apponendo una forza di 60 kg sul freno… pensate a tutto questo con una risposta in tempi e in lucidità ridotta almeno del 10% … a voi le risposte…

Il concetto base di tutto questo è di volgere l’attenzione verso una sana e corretta educazione alla salute, promuovere la prevenzione e ricordare che lo sport nasce come fonte di vita per il nostro benessere psicofisico e come tale deve restare per noi e per le prossime generazioni sperando che un piccolo seme oggi possa essere un punto cardine di vita di domani.

Elena Morini

(Il congresso è stato organizzato da “SLAM formazione” e supportato da aziende parten come NAMEDSPORT AKERN SOLGAR LABORATORI LEGREN E PROFENIX in un contesto di tutto rilievo come Palazzo Montebello a Firenze)

 

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