Coop. Storti, laboratorio inclusivo a
Vicoboneghisio: il lavoro come valore
Il nuovo finanziamento è stato presentato ieri mattina nella sede di Abstract, alla presenza del presidente della cooperativa Maria Storti Giordano Riva, dell'educatrice e consigliera della stessa cooperativa Benedetta Bandna Kumari, dell'ingegner Fabio Poli che si è occupato del progetto complessivo, e di Lara Cavalli e Alessandra Braghini per Abstract
Il lavoro ha una sua dignità, e deve essere pagato. Partiamoda qui, da un concetto che seppur elementare per ciò che concerne le persone normodotate, non sempre lo è stato per le persone in difficoltà. Da sempre la scelta è stata quella di far prevalere il ruolo assistenziale delle associazioni che meritoriamente nel corso degli anni si sono occupate di persone in difficoltà. Il progetto della Cooperativa Maria Storti di Vicoboneghisio ribalta questa visione delle cose. “E’ un progetto – ha spiegato Giordano Riva, presidente della Cooperativa – di inclusione lavorativa, e si parla di popolazione rurale. Persone in difficoltà che sono quelle che in genere assistiamo e persone normodotate. Siamo partiti dal lavoro: un lavoro al quale va riconosciuto il giusto valore. Noi diamo capacità, e competenze al personale che formiamo. E ognuno fa poi per quello che può fare. Capacità e competenze restano nel bagaglio di ognuno di loro, ma poi a fronte dell’impegno deve esserci un guadagno proporzionato. E’ un po’ il concetto del lavoro come terapia. L’impegno e il lavoro a fronte di un guadagno, diventa un fattore positivo: il personale scopre ogni giorno quanto sia bello lavorare“.
Vicoboneghisio avrà, probabilmente operativo al termine del 2023, un suo laboratorio di trasformazione alimentare e un punto vendita di prodotti lavorati. Le due fatine di Abstract, Lara Cavalli e Alessandra Braghini, hanno trovato il modo di chiudere il cerchio. Il progetto iniziale prevedeva la realizzazione di orti sociali senza barriere architettoniche (con elementi ad altezza adatta a tutti) e poi la realizzazione del laboratorio. Con l’aiuto di Abstract, e coinvolgendo stakeholders del territorio, si sono ribaltati gli step realizzativi. Servivano 150 mila euro per il laboratorio. “Nel mese di luglio 2022 – spiega Lara Cavalli – la progettualità era risultata assegnataria di un contributo pari ad € 67.500,00 nell’ambito dell’operazione 7.4.01 del Gal Terre del Po. A quel punto abbiamo dovuto cercare un bando ulteriore che fosse cumulabile col primo. Nel mese di dicembre 2022 la progettualità è risultata assegnataria di un ulteriore contributo pari ad € 81.310,00 nell’ambito del Bando Emblematiche Provinciali 2022 della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona che consente la copertura della restante quota parte di lavori di ristrutturazione dell’immobile e dei costi di avvio ed attivazione delle attività di trasformazione dei prodotti agricoli per i primi 24 mesi di attività“.
Il nuovo finanziamento è stato presentato ieri mattina nella sede di Abstract, alla presenza del presidente della cooperativa Maria Storti Giordano Riva, dell’educatrice e consigliera della stessa cooperativa Benedetta Bandna Kumari, dell’ingegner Fabio Poli che si è occupato del progetto complessivo, e di Lara Cavalli e Alessandra Braghini per Abstract.
IL PROGETTO – La Cooperativa si prepara ad affrontare le nuove richieste derivanti dal territorio attraverso l’attivazione di un nuovo servizio che, forte delle peculiarità agricola del casalasco e della rete di stakeholders attivata negli anni, vuole essere calato sempre più nella realtà territoriale di riferimento. In particolare il progetto è finalizzato a valorizzare il sistema agricolo territoriale favorendo opportunità di inclusione sociale e lavorativa per persone in condizioni di svantaggio.
L’idea di creare un laboratorio di trasformazione di prodotti agricoli e piante officinali per produrre e vendere confetture, marmellate, oli essenziali nate dalle materie prime coltivate nei terreni a disposizione del partenariato rappresenta un primo tassello di una progettualità più ampia che la Cooperativa Storti intende realizzare. L’obiettivo è difatti quello di affiancare alla coltivazione dei terreni dei progetti sociali finalizzati all’inserimento e inclusione lavorativa di giovani adulti disabili con un discreto livello di autonomia.
I ragazzi disabili che saranno coinvolti sono lavoratori a tutti gli effetti che partecipano attivamente ad ogni fase del ciclo produttivo, compresa la distribuzione, commercializzazione e vendita del prodotto. Tali ragazzi saranno costantemente seguiti da personale esperto con competenze sia formativo-riabilitative sia agricole.
La progettualità INCLUSIONE RURALE: Un progetto di inclusione lavorativa per la popolazione rurale sarà caratterizzata da tre fasi consequenziali. Il primo lotto prevede la realizzazione degli interventi che interessano la ristrutturazione del fabbricato di Via Imbriani frazione di Vicoboneghisio – Casalmaggiore, per la realizzazione del laboratorio di trasformazione di prodotti agricoli e piante officinali. Si renderà quindi necessaria la completa ridistribuzione degli ambienti interni con la creazione della zona laboratorio, con relativa installazione delle apparecchiature per la trasformazione dei prodotti, ed i servizi igienico sanitari, il rifacimento degli impianti elettrico, igienico-sanitario, di riscaldamento e di illuminazione.
GLI STAKEHOLDERS – Il progetto della Cooperativa è stato pensato in modo di non andare in competizione con altre realtà territoriali, ma di affiancarle. Il laboratorio si occuperà di trasformazione di prodotti a km 0. Prodotti della terra lavorati e venduti direttamente in loco o negli spazi degli stakeholders. Un bel gruppo di partners per la Cooperativa Maria Storti, destinato nell’eventualità, anche ad aumentare. Quelli di partenza sono Consorzio Casalasco Servizi Sociali, Azienda Speciale Consortile “Oglio Po”, Comune di Casalmaggiore, Azienda Agricola “Il Germoglio”, Associazione Persona Ambiente.
Per la realizzazione dell’ulteriore fase del progetto (pensato con fasi a se stanti, cioé concepito con step che, terminati già consentono di partire con il progetto) serviranno altri fondi. Gli orti sociali, concepiti dall’ingegner Fabio Poli, sono orti sociali speciali: un luogo adatto a tutti, dai bambini ai portatori di handicap medio/grave, con piani diversificati. Tutti potranno mettere mano alla terra. Per questo step sono già stati raccoti 180mila euro, ne serviranno altri 150. Abstract è già al lavoro per intercettare qualche altro bando che possa coprire la residua parte. “Nell’ambito di una strategia complessiva – ha spiegato Alessandra Braghini – la presente progettualità costituisce un primo lotto di intervento che sarà successivamente implementato tramite le seguenti ulteriori fasi: creazione di orti sociali in adiacenza alla proprietà dai quali saranno ricavati i prodotti agricoli che verranno poi trasformati e confezionati nel laboratorio. La sostenibilità di tali successivi ulteriori sviluppi sarà garantita intercettando ulteriori finanziamenti, sia pubblici che privati, nell’ambito contemporaneamente di aspetti ambientali e sociali, proseguendo con il recupero ad uso produttivo di superfici agricole, incolte e sottoutilizzate, e nella creazione di nuove opportunità lavorative e/o stabilizzazione di posizioni esistenti per persone in condizioni di svantaggio“.
IL RILANCIO DELA FRAZIONE – Legata ad uno spazio fisico, la Cooperativa Storti opera in una frazione, quella di Vicoboneghisio, che dopo aver perso tante attività, negli ultimi anni mostra timidi segnali di ripresa. Il rilancio di un’ulteriore attività – ne è convinto il presidente Giordano Riva – non potrà far altro che bene alla frazione. Il laboratorio potrà essere utile anche a progettualità inclusive che vedano coinvolte scuole e l’Istituto Santa Chiara. Vuole essere – e ne siamo certi lo sarà – un luogo di lavoro, di incontro, di inclusione, di pari dignità. E’ da anni che questa progettualità viene studiata e poi rallentata dalla necessità di avere fondi da investire. All’idea, all’impegno, ai bellissimi concetti che sottendono un bel progetto inclusivo ci ha pensato la cooperativa che quest’anno festeggia il ventennale e che nel corso di questi 20 anni tanto bene ha fatto a tutto il territorio. Ai fondi per realizzare il progetto ci hanno pensato Lara e Alessandra con la loro creatura Abstract. Giordano Riva ha parlato di regalo di Natale, poco sopra le ho definite fatine. Non sono probabilmente (ma non ne sono certo) né babbe natale ne fate: sono solo due donne speciali, che sanno benissimo come fare il loro mestiere. E che aiutano tutti coloro che a loro si rivolgono, siano essi enti pubblici, associazioni, imprese, a realizzare qualche progetto e qualche sogno nel cassetto.
N.C.