Oglio Po, Luigi Moschini è il
nuovo primario di Cardiologia
«L’Oglio Po rappresenta un’occasione per mettersi alla prova restando all’interno dell’Asst di Cremona. Ringrazio il dottor Giambattista Danzi e i miei colleghi di Cremona con i quali ci sarà sicuramente una proficua collaborazione, saremo due cardiologie che parlano la stessa lingua»
La Cardiologia di Oglio Po ha il nuovo primario. Si tratta di Luigi Moschini, già cardiologo all’Ospedale di Cremona. Lo ha annunciato questa mattina il direttore generale Giuseppe Rossi durante l’incontro con i sanitari, alla presenza dell’Assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso. L’Assessore Bertolaso, infatti, questa mattina era in visita all’Ospedale Oglio Po per incontrare gli operatori, vedere il nuovo Day Hospital – che ha apprezzato moltissimo –, il Pronto Soccorso e il cantiere della risonanza magnetica. Al suo fianco il Direttore generale Giuseppe Rossi, il direttore sanitario Rosario Canino e il direttore Socio Sanitario Paola Mosa.
«Ringrazio l’Assessore Bertolaso per la sua presenza e l’attenzione che ha dimostrato per l’Ospedale Oglio Po e a questo territorio – ha dichiarato Rossi. Tengo a precisare che la nomina del primario di Cardiologia è un’altra azione concreta che attesta la volontà di fare il tutto il possibile per garantire lo svolgimento regolare delle attività. Il problema della carenza dei medici, e in particolare dei cardiologi, è noto e non riguarda solo l’Ospedale di Casalmaggiore – precisa Rossi. Nelle scorse settimane, a richiamare l’attenzione sulla criticità è stata l’Associazione dei medici cardiologi ospedalieri (Anmco), stimando che in Italia, oggi, mancano 826 medici specialisti in malattie dell’apparato cardiovascolare. Un fatto che va considerato e che inevitabilmente condiziona le organizzazioni sanitarie. Al dottor Moschini auguro buon lavoro, avrà il supporto della direzione strategica».
Luigi Moschini dirigerà l’équipe composta da Carlo Piscicelli e Giuseppe Pellinghelli ai quali si integrano quattro medici della cooperativa per garantire la copertura dei turni sui sei posti letto attivi. Al loro fianco – coordinati da Maruska Lukianencko – ci sono sei infermieri di cardiologia, più uno di terapia intensiva in supporto, e cinque Oss.
«Sono felice per questa responsabilità. Consapevole dell’impegno che mi aspetta, voglio essere ottimista. La prima cosa che farò è cercare di reclutare specialisti, anche attraverso contratti libero professionali, opportunità messa a disposizione dall’ASST Cremona», afferma Luigi Moschini.
«Spero di essere di aiuto e farò il possibile per esserlo. L’obiettivo che mi sono dato, nel tempo, è quello di costruire insieme ai colleghi una cardiologia che possa potenziare l’attività ambulatoriale, la diagnostica per immagini, l’elettrofisiologia e la telemedicina per il monitoraggio dei pazienti. Sappiamo bene che la sfida è dare sempre più concretezza all’integrazione con la medicina territoriale. Con l’aiuto degli infermieri, mi piacerebbe anche trasformare la visita cardiologica strumentale tradizionale in un momento educativo funzionale alla prevenzione. Le scelte comportamentali, infatti, sono molto importanti per la salute delle persone».
Moschini ha lavorato all’Oglio Po dal 2005 al 2011 e ricorda: «Per me è un luogo affettivo dove ho potuto sperimentare la capacità e la dedizione dei medici e degli infermieri di cardiologia e di tutti colleghi degli altri reparti e servizi. Conosco le caratteristiche del territorio a cui sono molto legato – anche perché da qualche anno ci vivo – e so bene quanto il territorio stesso tiene all’ospedale».
«L’Oglio Po rappresenta un’occasione per mettersi alla prova restando all’interno dell’Asst di Cremona. Ringrazio il dottor Giambattista Danzi e i miei colleghi di Cremona con i quali ci sarà sicuramente una proficua collaborazione, saremo due cardiologie che parlano la stessa lingua».
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