Cultura

Ladies Football Club, a teatro
una storia vera tutta da scoprire

“Il campo da calcio non era un campo da calcio, era un posto strano, bellissimo e terribile, dove accadono chiaramente cose che là fuori si nascondono”.

Parte da qui, da una frase rivelatoria, l’originale spettacolo fuori abbonamento e con tariffa unica a 10 euro, che andrà in scena sabato alle 21 al Teatro Comunale di Casalmaggiore. Uno spettacolo che si lega al mese di eventi dedicato alla memoria di Franco Rotelli.

In Ladies Football Club, rapsodia teatrale dal ritmo indiavolato, Stefano Massini, ispirandosi alle storie delle prime squadre di calcio femminili inglesi, fa rivivere in scena undici ritratti di donna, ciascuna con il proprio vissuto, tutte con una passione in comune: giocare a pallone. “Ci sono undici punti di vista diversi – spiega Massini –, undici motivazioni profondamente diverse, undici ruoli diversi, undici linguaggi e immaginari diversi perché ognuno di questi undici personaggi porta una propria visione del mondo”.

A restituire in scena questa moltitudine di caratteri e sentimenti, una fuoriclasse del teatro italiano, Maria Paiato, che torna a collaborare con il CTB e Giorgio Sangati dopo il successo de Il delirio del particolare e Boston Marriage.

Tutto parte da una storia vera. È il 1917, in Europa infuria la Grande Guerra. In una fabbrica di munizioni di Sheffield, durante la pausa pranzo, un gruppo di operaie comincia a tirare calci a una palla. È l’inizio di una avventura straordinaria, di un sogno che, tra mille difficoltà e ostacoli di ogni tipo, le undici donne porteranno avanti con incrollabile determinazione, conquistando l’affetto e il sostegno del pubblico, a dispetto delle convenzioni, della morale e della religione. Ma con la fine della guerra, gli uomini, ritornati alle loro case, cercheranno di rimettere le “rivali” al loro posto: sarà l’inizio di una nuova battaglia.

Casalmaggiore è stato scelto perché ha ospitato le prove dello spettacolo e dunque avrà la soddisfazione di ospitare anche la sua messa in scena. Un’occasione unica per una storia davvero affascinante, specie perché vera, e per molti sin qui sconosciuta.

“Attraverso il punto di vista di una delle undici in campo – spiega il regista Giorgio Sangati – riviviamo il brivido delle partite: battaglie vinte o perse, in cui non sempre il risultato è quello indicato dal tabellone, così come non sempre il vero nemico è l’avversario in campo”.

Maria Paiato restituisce in scena personalità, tic, sogni e paure di una squadra inarrestabile come un uragano. “Sono donne autentiche, concrete, che affrontano quotidiane difficoltà […]. Nella mia mente sono molto cangianti: per certi versi le vivo come totalmente “vere”, sono donne semplici, con il loro carico di sogni, sofferenze e frustrazioni; in altri momenti acquistano un tratto buffo, spassoso, che quasi sconfina nel cartone animato, nella caricatura”.

Un’epopea tutta al femminile, dove la lotta per affermare il diritto di esistere passa (anche) attraverso un buon gioco di squadra.

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