Elezioni 2024

Pasotto e Ferroni, i due opposti
fanno lievitare a cinque le liste

Movimento a sinistra. E anche a destra. A Casalmaggiore il pronostico che lanciammo un mese e mezzo fa sta per concretizzarsi: cinque liste, si diceva. E cinque liste quasi certamente saranno. Dietro il bollino dell’ufficialità che certifica la discesa in campo, in ordine cronologico, dei candidati sindaco Annamaria Piccinelli, Luciano Toscani e Filippo Bongiovanni, ecco pronte le altre due candidature di Pierluigi Pasotto e Orlando Ferroni. Anime politicamente agli antipodi, una di sinistra legata a Rive Gauche e Rifondazione Comunista; l’altra di centrodestra, con un passato in Forza Italia e ora sostenitore di Fratelli d’Italia; ma entrambi accomunati dalla voglia di uscire un po’ dagli schemi dei partiti.

La candidatura di Pasotto interrompe di fatto l’esperienza politica decennale di Casalmaggiore la Nostra Casa, che univa anime del Pd e di Rive Gauche dentro una stessa civica. Il Pd ha scelto l’appoggio – per quanto inizialmente tiepido e non condiviso da tutte le anime del partito – a Luciano Toscani; Pasotto invece correrà con una propria lista. Che non sarà targata Rive Gauche, nel senso che all’interno dovrebbero trovarsi tante sensibilità che, per quanto legate alla sinistra, andranno oltre la cosiddetta tessera di partito.

Di contro Ferroni ha già pronto anche il nome della civica: Tradizione e Rinnovamento. Già ma nel logo ci sarà il simbolo di Fratelli d’Italia? Ecco la domanda che scoperchia il vaso di Pandora. Perché Fratelli d’Italia a livello locale si è espressa, con l’assessore alla Cultura Marco Micolo che ha appoggiato ufficialmente Filippo Bongiovanni martedì scorso, ma Ferroni insiste nel dire che il partito a livello provinciale e soprattutto nazionale – per intenderci, il riferimento è al senatore Mario Mantovani – non è così convinto della scelta. Il simbolo, insomma, che un peso ce l’ha, secondo Ferroni è ancora in gioco.

G.G.  

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