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Sanremo, Carlo Conti ospite di Maria Latella: “Festival ereditato da Amadeus gatta da pelare? No, anzi…”

(Adnkronos) – Carlo Conti è tra gli ospiti della nuova puntata di ‘A casa di Maria Latella’, in onda domani 1 ottobre su Rai 3 alle 23.15. Come anticipa l’Adnkronos, il conduttore commenta il passaggio di Amadeus su Nove: “Adesso ha fatto una scelta professionale di famiglia, di vita diversa e ovviamente avrà ponderato bene”. Sul prossimo Festival di Sanremo, che Conti ha ereditato da “Ama”, risponde da gentleman: “Qualcuno mi dice ‘lui ti ha lasciato una bella gatta da pelare’, io rispondo sempre ‘no, anzi ha lasciato un Sanremo in grandissima salute, ha fatto un grandissimo lavoro”. 

A casa di Latella racconta anche del suo rapporto con la privacy e i paparazzi, di come vive la popolarità e dei suoi esordi professionali nelle radio fiorentine. Sono proprio gli esordi che accomunano Conti e Amadeus. E alla domanda se gli auguri che gli ha fatto Amadeus fossero sinceri, Carlo Conti risponde: “Ma sì certo. Noi siamo molto amici, veniamo dalla stessa scuola delle radio private, quindi abbiamo fatto lo stesso tipo di gavetta”, spiega ancora. 

“Non chiedo consigli a nessuno, perché se sbaglio sbaglio io”, ha poi racconta sul suo stato d’animo in vista del prossimo Saremo 2025. E – come anticipa l’Adnkronos – alla domanda della padrona di casa, se è preoccupato di non riuscire a bissare i successi del predecessore Amadeus, risponde: “No. Altrimenti non avrei mai accettato. Ormai sono in una fase non guardo neanche più alle dieci del mattino i dati Auditel, posso leggerli alle 10.15, 10.30, non mi cambia la vita. Credo di non dover dimostrare niente. A me stesso non devo più dimostrare niente, qualcosina l’ho fatta – e sempre parlando di Sanremo – per me la responsabilità più grande è la scelta delle canzoni, adesso la mia concentrazione è tutta sui brani e le canzoni che devo scegliere”. 

Tra gli ospiti dell’house talk anche l’attrice e comica Lucia Ocone, il regista e conduttore televisivo Pino Strabioli, il Procuratore generale della Corte d’Appello di Milano Francesca Nanni e il giornalista Davide Desario, direttore dell’Adnkronos. 

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