Cronaca

Slow Town: "Morire sull'Asolana?
Con questa politica accadrà sempre"

E’ un post fortemente polemico, che si rifà alla “storia recente della viabilità casalese”, quello del Comitato Slow Town. Che parte da un titolo forte, inquietante ma anche attuale: “Perché gli anziani muoiono sull’Asolana?”.

La risposta è nel corpo del post, che analizza quello che, a detta del Comitato, non è stato fatto. O meglio analizza scelte definite completamente sbagliate. “Abbiamo deciso che la fluidificazione del traffico veicolare è più importante della vita umana dei cittadini, soprattutto dei più deboli come gli anziani e i bambini. E più investi sulla fluidificazione del traffico dei veicoli più crei traffico in un circolo vizioso senza fine. Più rotonde, più traffico, più strade più traffico, più grande distribuzione più traffico. Chi pensa che la sola Tangenziale risolva tutti i problemi di sicurezza si illude. Il traffico sull’Asolana non sparirà.

Abbiamo deciso che è più importante il commercio della grande distribuzione rispetto al commercio di prossimità nel centro storico.  Abbiamo deciso di dare priorità alla speculazione immobiliare con sempre nuovi quartieri residenziali dormitorio a scapito del centro storico ormai relegato ad un ghetto di case vuote.

Abbiamo deciso che l’unico modo di muoversi a Casalmaggiore sia in auto ignorando la sicurezza dei Pedoni e dei Ciclisti, che sono gli unici utenti della strada a non creare traffico e pericolosità sulle strade. I Pedoni non uccidono, non inquinano, non hanno bisogno di spazio pubblico per i parcheggi, ma vengono travolti sulle strisce pedonali e muoiono”.

Slow Town rivendica poi quanto fatto. “Negli ultimi dieci anni come Comitato Slow Town abbiamo posizionate le bici bianche affinché la politica locale prendesse in carico il problema. Nel 2014 abbiamo portato in giro l’Assessore Leoni in tutta la città per mostrargli tutti i punti critici e pericolosi. Abbiamo portato in Comune uno dei migliori tecnici italiani che a Reggio Emilia ha rigenerato la via Emilia dove passano 22 mila veicoli al giorno.

Abbiamo presentato un Piano di Mobilità Scolastica Sostenibile per rendere sicuri i tragitti casa scuola e davanti a tutte le scuole. Abbiamo presentato 50 pagine di osservazioni al Piano Urbano del Traffico approvato nel 2017 che non ha risolto niente. Abbiamo portato 70 persone in Consiglio Comunale per bloccare l’approvazione del PUT che ignora completamente l’utenza debole.

Abbiamo organizzato manifestazioni, incontri pubblici, il Biketoschool, scritto continui articoli contro le ciclabili fuorilegge in centro. Abbiamo realizzato uno studio insieme alla scuola Diotti per un’analisi della mobilità scolastica. Risultati e risposte dell’amministrazione comunale in dieci anni? Zero. E’ finito tutto in un cassetto. Gli anziani sull’asolana continueranno a morire travolti sulle strisce pedonali per andare a fare la spesa finché decideremo che tutto questo è accettabile”.

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