Cultura

Sabbioneta, con "Strategia del
ragno" rivive l'estate del 1969

Un appuntamento straordinario per promuovere l’arte cinematografica nel territorio dell’Oglio-Po. A Sabbioneta, nella splendida scenografia del Teatro all’Antica, martedì 15 ottobre, alle ore 20.30, l’associazione culturale “Inventio” ha organizzato una serata dedicata a Bernardo Bertolucci e alla produzione del film Strategia del ragno nell’estate del 1969, ambientato proprio nelle terre della Bassa Padana.

L’evento, patrocinato dai Comuni di Parma, Sabbioneta e Rivarolo del Re, in collaborazione con la Fondazione Bernardo Bertolucci e la Cineteca di Bologna, rientra nell’insieme degli incontri di valorizzazione del progetto ARVITER (Archivio video territoriale) del documentarista locale Pierluigi Bonfatti Sabbioni.

Attraverso la proiezione di Strategia del ragno restaurato dalla Cineteca di Bologna nel 2019, la serata sarà dunque l’occasione di raccontare l’esperienza di produzione del grande cinema nelle terre del comprensorio Oglio-Po, grazie ai contributi del sindaco di Parma, professor Michele Guerra, e della dott.sa Valentina Ricciardelli, presidente della Fondazione Bernardo Bertolucci. Infatti, il regista parmigiano nel 1969 ambientò tra Sabbioneta e Rivarolo del Re il film prodotto per la RAI e liberamente ispirato ad un racconto di Jorge Luis Borges del 1944.

In quell’estate egli strinse amicizia con Piero Longari Ponzone e si crearono preziosi rapporti tra la popolazione locale e la troupe che, in futuro, essa tornerà in quei luoghi per l’organizzazione delle riprese di Novecento. «Come archivio video del comprensorio mi sono occupato di cercare testimonianze di quel periodo– spiega Bonfatti Sabbioni –. Nel 2015 lo stesso Bertolucci ci mandò un video ringraziando la popolazione di Sabbioneta e di Rivarolo del Re in memoria di quel mese trascorso nelle nostre terre, e ricordandosi della scoperta della villa mostrata nel film e dimora di Draifa e dell’amicizia con Longari Ponzone».

Il film fu realizzato per la televisione e trasmesso nel 1970, e la particolarità dunque di questa serata «è la possibilità di vedere quest’opera a colori, per l’espressività della fotografia realizzata da Vittorio Storaro, all’epoca uno dei due direttori della fotografia». L’idea di questa serata è dunque quella di «restituire il film nella sua forma più splendida del colore al suo territorio e per ritornare sul tema cinema non solo come location ma per fare cinema nella Bassa Padana».

Una serata, dunque, di omaggio al cinema di Bertolucci e a chi prese parte a quel periodo intenso e irripetibile quando la Bassa Padana e la sua popolazione entrarono nella Settima Arte. «Sabbioneta protagonista di un capolavoro della storia del cinema che rivive oggi nel ricordo di chi ha vissuto quei giorni di entusiasmo, di riprese, di vita vera impressa dal maestro Bertolucci – afferma Marco Pasquali, sindaco della città patrimonio UNESCO –. È un’occasione per la nostra città di riappropriarsi di un pezzo della sua storia, per tornare centrale in ambito cinematografico e per iniziare un percorso che, grazie ad Associazione Inventio, potrà portarci ad esplorare il mondo padano del cinema di Bertolucci, con uno sguardo sempre presente e che vive nelle vie della nostra Sabbioneta».

«Sono veramente molto felice che un film fondamentale per Bertolucci venga proiettato nella città dove è stato girato – ha detto Valentina Ricciardelli, presidente della Fondazione Bernardo Bertolucci –. Da lì è cominciato il connubio con Storaro e una serie di collaboratori che poi lo seguiranno nella sua carriera cinematografica». Le atmosfere padane dell’Oglio-Po sono state dunque la scenografia dell’opera che contiene molte delle tematiche poi sviluppate negli anni dal regista parmigiano. «Strategia del ragno si concentra sulla psicanalisi e sul rapporto col padre. La letteratura è molto presente, così come l’arte con René Magritte e Antonio Ligabue» spiega Ricciardelli. I

l film, incentrato su un giovane che investiga sul misterioso omicidio del padre eroe della Resistenza nella sua città natale durante il fascismo, è dunque una storia di mistero e di introspezione psicologica che porterà poi Bertolucci, grazie anche al successo de Il conformista, a trovare la spinta economica ed artistica per realizzare il celebre Ultimo tango a Parigi che lo consacrerà alla storia del cinema.

«Strategia del ragno era il film preferito di Clare Peploe, moglie di Bernardo, e tra l’altro l’avevamo visto insieme a Venezia nel 2019 in occasione del restauro – prosegue la presidente della Fondazione Bertolucci –. Quindi mi fa molto piacere che venga proiettata questa bellissima versione restaurata dalla Cineteca di Bologna proprio in una delle città in cui è stato girato; in una Sabbioneta magica fra sogno e realtà che Bernardo amava». L’ingresso al Teatro sarà libero fino ad esaurimento posti.

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