Accorpamento, Tizzi all'attacco:
"Dicano verità, è vendetta politica"
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E’ pesante il commento di Lorenza Tizzi, presidente del Consiglio d’Istituto della scuola “Vanoni” in merito all’ultimo consiglio comunale sull’accorpamento degli istituti “Vanoni” e “Parazzi” a Viadana. “Quanto accaduto durante il consiglio comunale aperto di venerdì 25 ottobre 2024 sull’accorpamento è stata l‘ennesima messa in scena di una farsa da parte dell’amministrazione Cavatorta.
A nulla è valsa la sala affollata da ben oltre un centinaio di cittadini e le decine di interventi e testimonianze accorate e argomentate per chiedere, quantomeno, di sospendere la repentina presa di posizione della Giunta di accorpare i due istituti scolastici cittadini, ed avviare un reale percorso di confronto democratico e condiviso per cercare e valutare soluzioni alternative, superare le criticità e le tensioni, al fine di valorizzare e salvaguardare un servizio scolastico eccellente che la comunità viadanese merita di veder preservato”.
“L’amministrazione non è stata minimamente in grado di rispondere nel merito – attacca Tizzi – alle numerose domande e puntuali osservazioni fatte dal pubblico e dai portatori di interesse del mondo scolastico: l’assessora Bacchi ostinandosi a ripetere, come un disco rotto, le opinabili, inconsistenti e confutabili motivazioni addotte in delibera; il Sindaco Cavatorta addirittura adducendo quale giustificazione la contrarietà alla nascita dell’Istituto comprensivo Viadana Vanoni espressa nel lontano 2012 dal fratello Giovanni, all’epoca Consigliere di minoranza e poi Sindaco dal 2015.
In sostanza più che una scelta politica, già errata di per sé, una vendetta politica. Repliche di Sindaco ed Assessora che sono risultate come risposte preconfezionate e provocatorie, e che hanno portato gran parte degli auditori ad abbandonare la sala in segno di protesta”.
“Spiace constatare come questa amministrazione manchi totalmente di considerazione nei confronti di una così larga parte dei suoi cittadini. Anziché battersi strenuamente per la conservazione di più istituti come farebbe ogni altro Sindaco, Cavatorta sceglie con arroganza e scarsa lungimiranza di sacrificare il patrimonio di autonomie scolastiche territoriali efficienti per servire su un piatto d’argento a Provincia e Regione la soluzione al problema dell’esigenza dei tagli.
Non sono in gioco soltanto posti di lavoro – che si traducono in minori servizi ed attenzione ai bisogni degli studenti – ma la funzione stessa della Scuola come comunità educante: dimensionamento significa associare indistintamente plessi scolastici, sopprimere sedi amministrative e creare scuole monstre che non parlano alle persone, agli studenti, alle famiglie, riducendosi alla compilazione di un rendiconto finanziario. Reputare la Scuola come un insieme di numeri e di costi significa non aver compreso il ruolo sociale che ha l’istituzione scolastica, un ruolo fatto di relazioni, di ascolto, di spazi e tempi di apprendimento.
Invece di salvaguardare la scuola quale presidio di emancipazione e l’educazione come strada per risolvere la crisi di valori che stiamo vivendo, la si continua a privare delle condizioni necessarie per svolgere la sua fondamentale ed importantissima funzione.
Appreso che l’Amministrazione non intende arretrare di un passo rispetto alla proposta di dimensionamento, confidiamo ancora almeno nel buon senso di Provincia e Regione perché non restino indifferenti alla grande partecipazione e preoccupazione che il tema dell’accorpamento ha suscitato in tanti cittadini viadanesi”.
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