Beduschi al Consorzio: "Nuovi
mezzi a sostegno filiera pomodoro"

L’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi ha visitato lunedì nel tardo pomeriggio a Rivarolo del Re la sede del Consorzio Casalasco del Pomodoro. Per l’assessore una prima volta assoluto nello stabilimento casalasco.
Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto sulla campagna di raccolta 2024, segnata da un andamento climatico sfavorevole che ha ridotto le rese e aumentato i costi industriali. La discussione ha riguardato anche le prospettive della campagna 2025, le criticità emerse dai rappresentanti lombardi della filiera sul fronte assicurativo, e i possibili strumenti di gestione del rischio, tra cui il fondo AgriCAT e i fondi di mutualizzazione previsti dalla normativa europea.
Al tavolo hanno preso parte i principali rappresentanti del mondo della raccolta del pomodoro nel Nord Italia, in particolare tra Lombardia ed Emilia Romagna. Erano infatti presenti oltre al Consorzio Casalasco del Pomodoro padrone di casa, Op Apol Industriale, Poa Scpa, Ainpo, Asipo, Confcooperative Mantova e Confcooperative Cremona. Il tema dei cambiamenti climatici ha portato alla perdita del raccolto per circa 850 ettari in Pianura Padana, dato che le condizioni del terreno dopo le piogge non ne consentivano la raccolta.
Da qui la richiesta di risposte e l’analisi di possibilità di ristoro, oltre che nuove prospettive per il futuro, dato che i cambiamenti climatici stanno ormai entrando nell’ordinario. L’assessore Beduschi ha dichiarato: “La filiera del pomodoro da industria rappresenta un’eccellenza del nostro territorio e un esempio virtuoso di collaborazione tra Lombardia ed Emilia-Romagna. Un prodotto che nasce dalla sinergia tra due realtà agricole e industriali di primo piano, unendo competenze, qualità e capacità organizzativa. Con i vertici del Consorzio Casalasco, abbiamo avuto l’opportunità di approfondire le specificità di questo comparto strategico, con un focus particolare sul tema della gestione del rischio, sempre più centrale alla luce delle sfide poste dai cambiamenti climatici. È fondamentale continuare a lavorare insieme per tutelare il reddito degli agricoltori e garantire la sostenibilità del sistema”.
Il presidente del Consorzio Casalasco del Pomodoro, Marco Sartori, ha aggiunto: “Ringrazio l’assessore Beduschi e tutto il suo staff per l’organizzazione di questo tavolo tecnico presso la nostra sede e la disponibilità dimostrata nel voler approfondire il tema della gestione del rischio climatico, così importante per tutto il settore del pomodoro e così attuale, considerato l’andamento meteo avverso dell’ultima campagna 2024”.
A spiegare il lato tecnico delle possibilità offerte ad agricoltori e consorziati è stato Andrea Azzoni, dirigente di Regione Lombardia per l’Unità Organizzativa delle Filiere, assieme a al consulente ministeriale Renato Brugnola. “L’OCM, Organizzazione Comune dei Mercati – è stato spiegato – è uno degli strumenti che dobbiamo rilanciare. Va detto che molte risorse e molti interventi sono rimasti sul tavolo e la nostra volontà è di andarli a recuperare, metterli insieme e metterli così a disposizione della filiera del pomodoro, che ha vissuto in effetti una annata eccezionalmente negativa”.
“Ciò detto – è stato poi specificato – l’OCM non deve essere visto solo come uno strumento risarcitorio, ma come uno strumento che, al di là del suo utilizzo emergenziale, deve insegnare all’agricoltore a guardare a mercati nuovi, per una distribuzione ancora più equa delle risorse. Si parla di prevenzione e gestione della crisi, non solo di risarcimento. OCM dà modo di investire sul futuro, con interventi che vengono poi remunerati da Unione Europea”.
Giovanni Gardani