Concerti

Omaggio a Tarcisio Tizzi: il dialetto
protagonista al Teatro all’Antica

L’Associazione Amici del Teatro all’Antica di Sabbioneta organizza, sabato 3 maggio, alle ore 21 nello splendido scenario scamozziano, una serata promossa per fare rivivere gli anni ’70 e ’80 con un complesso musicale dialettale, una delle creazioni della multiforme personalità di Tarcisio Tizzi che ne fu il fondatore e l’autore delle canzoni.

Alla serata, intitolata “Il Ritorno dei Biulc”, parteciperà anche il gruppo musicale, appositamente ricostituito per l’occasione con gli stessi componenti degli anni ‘70, che riproporrà le canzoni dialettali del tempo eseguendole dal vivo. Verranno lette poesie dialettali, aneddoti, filastrocche e proiettati video e foto d’epoca in omaggio e ricordo di Tarcisio Tizzi.

Ospite d’onore sarà Raffaella, figlia di Tarcisio, che ricorderà la figura poliedrica e la straordinaria varietà di interessi che aveva caratterizzato le attività del padre in ogni campo: ricercatore della storia e delle tradizioni popolari, volontario in oratorio e con l’Azione Cattolica, direttore della Schola Cantorum, dirigente politico e sportivo, presidente del gruppo bandistico, dirigente UPA, presidente della Casa di Riposo, collaboratore dell’AVIS, della radio di Viadana (RC29) e della Pro Loco.

Tizzi ha fatto il presentatore, l’attore, il cantautore e l’organizzatore di feste. Una serata quindi che sarà un tuffo nel passato sabbionetano della seconda metà del Novecento rigorosamente in quella lingua che Tizzi ha tanto amato: “al nostar dialet sabiunetan”.

L’evento, presentato da Ernesto Flisi, che fu a lungo collaboratore di Tarcisio ai tempi della trasmissione “il dialetto come cultura” di RC29, è reso possibile da diversi sponsor e patrocinatori: il Comune di Sabbioneta, la Fondazione Sabbioneta Heritage, l’Associazione Pro Loco, la Panguaneta e l’Ortofrutticola Genovesi e Anversa.

Un evento da non mancare per riscoprire il pensiero di un uomo straordinario che sapeva magistralmente descrivere la civiltà in cui viveva, per rivedere all’opera il complesso dei Biulc e per risentire le canzoni tratte dai brani più recenti dei Gonzaga, il complesso che ne proseguì l’esperienza artistica. L’ingresso è libero e gratuito.

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