Mondiale Superbike, impianto
parcheggi e viabilità confermato
La settimana è iniziata e lo sguardo, in primis, è stato al meteo: sembra un fattore da poco conto e invece potrebbe essere decisivo. Per l’affluenza e per dare agli organizzatori un test ancora più probante di quello, vinto, a settembre 2024.
Superbike anno 2, questa volta – pare – con il sole per tutta la tre giorni, il che non è vantaggio di poco conto. A cominciare dai parcheggi. Ricordate come andò l’anno scorso? Pioggia battente venerdì e qualche scroscio anche sabato e la zona destinata ad ospitare le auto che si infangò e creò non pochi problemi.
Stavolta non sarà così: il meteo di maggio aiuta, ma non era scontato. A proposito di parcheggi, l’impianto è praticamente identico a quello dell’anno scorso. Cambia soltanto il fatto che è stato spostato il parcheggio P2, destinato però allo staff e ai media, all’interno del parcheggio P4, quello a sud del circuito, verso il centro di San Martino per capirsi. Sempre in questa zona troveranno spazio anche le moto dei tifosi che decideranno a muoversi sulle due ruote.
Gli altri due parcheggi sono il P3 ad est, direzione San Giovanni in Croce, e il P5 ad ovest, direzione Cingia de’ Botti. A tal proposito, l’altro tema è quello della viabilità che non dovrebbe riservare particolari novità rispetto alla prima edizione, dove lo scoglio è stato superato brillantemente.
L’idea è quella di riproporre i due sbarramenti sulla Giuseppina all’altezza di Cingia de’ Botti, poco dopo la Rsa Germani per chi arriva da Cremona, con un primo prefiltraggio alla rotonda San Salvatore, mentre dall’altro lato – dunque per chi arriva dal Casalasco – i due blocchi saranno tra San Giovanni, dove c’è l’innesto tra Asolana e Giuseppina, e Solarolo Rainerio.
Gli ultimi incontri sono stati in queste ore in Questura, mentre la Prefettura ha chiesto unione di intenti e di forze, rendendo partecipi oltre alla Polizia Provinciale e alle varie Polizie Locali, anche la Protezione Civile Provinciale, con l’ausilio in aggiunta di volontari (una cinquantina quelli in campo).
Giovanni Gardani