Sport

Devicenzi, il racconto
dell'impresa da record

Dal sito www.andreadevicenzi.it

Doveva essere record, e record è stato. All’indomani di quella che lo stesso Andrea Devicenzi definisce la sua impresa sportiva ‘più dura, più folle, più vera’, l’atleta paralimpico racconta le emozioni provate nel giorno più lungo, scandito da 602,5 chilometri percorsi in sella alla sua bici, al velodromo di Palma de Maiorca.

“Un record del mondo, anzi, 10 record del mondo, ma prima ancora un’esperienza che mi ha scosso dentro: nel corpo, nella mente, nell’anima. Sono stato in sella per un giorno intero, dentro un turbinio di emozioni, pensieri, dolori, speranze. A ogni ora, a ogni chilometro – dichiara – ho imparato qualcosa: su di me, sulla fatica, sulla tenacia, sul momento in cui vorresti mollare, ma fai un altro giro di velodromo. 250 metri, ma che sommati agli altri costituiscono un record.

Adesso, a distanza di poche ore, faccio ancora fatica a raccontare tutto ciò che è accaduto. Sento che è successo qualcosa di grande, e non solo per me”. Un risultato reso possibile anche dalle persone che hanno supportato l’atleta casalasco: “Non esistono imprese individuali. Dietro ogni sogno realizzato c’è una squadra silenziosa e potente, fatta di amici, famiglia, sponsor, professionisti, volontari, sguardi, parole, strette di mano. Nemmeno quando la notte sembrava eterna, nemmeno quando il corpo voleva fermarsi, perché non c’erano obiettivi tangibili da vedere, da toccare.

Ora che il record è scritto, resta una certezza: esistono molte forme di follia. C’è chi, con una gamba sola, pedala per oltre 600 km… e c’è chi, ancora più folle, lo supporta fino alla fine”. L’eco dell’impresa, l’ennesima per Devicenzi, risuonerà ancora a lungo: “Ora si torna sulla strada, nelle scuole, nelle aziende, nelle comunità. Perché questa impresa non è solo un traguardo, ma un messaggio: tutti abbiamo dei limiti e tutti possiamo superarli”.

Lorenzo Costa

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