Economia

Associazione Industriali, Maurizio
Ferraroni eletto presidente

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Maurizio Ferraroni è il nuovo presidente dell’Associazione Industriali (AIC) della provincia di Cremona. E’ stato presentato questa mattina a Teatro Ponchielli nel corso dell’assemblea dei soci e prende il testimone da Stefano Allegri.

Candidato unico alla presidenza, Ferraroni, titolare dell’azienda di famiglia produttrice di mangimi, ha presentato i tratti salienti delle linee programmatiche per il mandato 2025 – 2029 alternando riferimenti alla sua storia personale di imprenditore legato al territorio cremonese (“accetto l’incarico per restituire al territorio quanto il territorio ha dato all’azienda”, ha detto tra l’altro) con gli obiettivi su cui intenderà concentrarsi.

“Non sono emozionato, sono molto emozionato”, ha esordito Ferraroni. “E al tempo stesso orgoglioso di poter diventare presidente dell’Associazione Industriali, perchè grazie ai diversi mandati che si sono succeduti negli anni è sicuramente un punto di riferimento per il nostro territorio, sotto il profilo economico, sociale, culturale e anche istituzionale, e ha saputo creare un network proattivo con tutte le associazioni di categoria e con le istituzioni”.

AIC conta quasi 500 aziende associate e circa 30mila dipendenti a cui Ferraroni ha espresso innanzitutto la stima “per le qualità umane che esprimono”. Parlando di se stesso e ironizzando sui suoi 62 anni (“che non dimostro”), ha detto di avere un grande patrimonio: “I miei figli, Andrea e Matteo che stanno studiando e mi riempiono la vita di gioia e sono il vero mio orgoglio. Quello che ho voluto trasmettere loro è di odiare la mediocrità, che si tratti di scuola, sport, relazioni. Serve una sana ambizione ed è quello che serve anche alle nostre imprese. Prima dei diritti ci sono dei doveri: e purtroppo questa parola è scomparsa dal vocabolario di tanti italiani e questo è uno dei motivi per cui stiamo vivendo a livello italiano ed europeo un impasse”.

Parlando dei Neet, i giovani che non studiano e non lavorano, “auspico una rivoluzione culturale per riappropriarci dei principi che hanno permesso al nostro Paese di ripartire dopo la II Guerra Mondiale e di diventare una delle potenze economiche. Noi abbiamo le potenzialità, oltre alla caratteristica propria degli italiani che è la resilienza”.

Quindi le presentazioni dei componenti del Consiglio di Presidenza, al termine delle quali sono risultati eletti, in veste di vice presidenti: Alessia Zucchi, ad di Oleificio Zucchi Spa con delega alla sostenibilità ed economia circolare; Beatrice Buzzella, titolare di Coim e Green Oleo, con delega a relazioni industriali, welfare e sicurezza;  Mariana Triboldi, ad di Importazione Materie Prime Spa l’originaria denominazione del Gruppo Triboldi, con delega all’Energia;  Giovanni Biasio, direttore generale Gruppo Happy – Magic Pack con delega a Internazionalizzazione e Ufficio Europa; Matteo Gosi,  ad di Wonder Spa, con delega all’Innovazione e sviluppo digitale; Ivan Pozzali, titolare di Pozzali LodiGrana e Magazzini Generali, con delega a Marketing associativo e fidelizzazione; Stefano Storti, titolare di Trasporti Pesanti, con delega a Trasporti e Infrastrutture.

Fanno parte del consiglio di presidenza, inoltre: Elena Prandelli presidente di Assoindustria servizi; Serena Ruggeri, rappresentante nell’Associazione temporanea di scopo – Ats –  per il Masterplan 3C;  Enrico Mainardi, Fondazione Next Generation 3C; Michele Scarpello con delega alla formazione.

Partecipano di diritto al Consiglio Stefano Rossi, presidente Gruppo Giovani, Paolo Aramini, presidente Piccola Industria; e il past president Stefano Allegri.

“Sono orgoglioso e fiero di avere con me una squadra di altissimo livello che ha accettato con entusiasmo la mia proposta e rappresenta un valore aggiunto per l’associazione”, ha detto. Un abbraccio virtuale, seguito da un momento di raccoglimento, è giunto dalla platea ad Alessia Zucchi, assente a causa del grave lutto che l’ha colpita; quindi ciascun candidato al consiglio è salito sul palco per una breve presentazione.

Durante le operazioni di scrutinio dei voti, Stefano Allegri visibilmente commosso, ha tracciato un bilancio dei suoi quattro anni di presidenza, non nascondendo le difficoltà avute nel rapportarsi con la politica, i cui tempi di reazione sono spesso troppo distanti da quelli delle imprese e ha rivendicato alcune dei passaggi più importanti del suo mandato, dal varo del cluster della cosmesi, alle relazioni con le altre associazioni di categoria riunite in “Assieme”, ribadendo l’importanza della coesione del mondo imprenditoriale in un territorio piccolo e non sempre concorde come quello cremonese.

Al termine dell’assemblea sono stati consegnati i riconoscimenti alle aziende associate da almeno 80 anni: Azzini spa; Brembana e Rolli spa; Camerini spa; Gei gestione energetica impianti; Gennaro Auricchio Spa; Importazione materie prime Spa; Indorama; Invernizzi Spa; Oleificio Zucchi Spa; Solgroup; Sperlari.

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