Senologia, mozione ok: "Unica
strada Breast Unit interpresidio"
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Dopo una discussione accesa ma costruttiva, il consiglio comunale si compatta e vota a favore della mozione (emendata) proposta dalla consigliere di minoranza Annamaria Piccinelli. Il tema è quello della Senologia Oglio Po, spostata a Cremona per poter aggiungere i numeri minimi richiesti per rispondere agli standard di sicurezza imposti a livello ministeriale: si parla di 50 nuove operazioni su tumori maligni della mammella per ciascun chirurgo.
Se Piccinelli ha illustrato la mozione, ricordando – dietro la promessa di una soluzione temporanea fatta da ASST – sinistre corrispondenze con la trafila che portò nel 2018 alla chiusura del Punto Nascita Oglio Po, l’altro consigliere di minoranza – del Gruppo Toscani – nonché medico all’ospedale di Vicomoscano, Luigi Borghesi, ha indicato la rotta. “La soluzione presa oggi dall’ASST non va bene, perché spostare le pazienti da Oglio Po a Cremona significa svuotare l’ospedale di Vicomoscano di un servizio – ha spiegato Borghesi -. Capiamo anche quelle che sono le direttive e dunque, come unica soluzione possibile, proponiamo che il centro di Brest Unit diventi Interpresidio, ossia che i numeri di Cremona e Casalmaggiore vengano uniti, ragionando così come un’unità sola. A quel punto i numeri ci sarebbero, anche perché a Oglio Po il livello di sicurezza è da sempre molto alto”.
L’altro spunto è giunto da Luciano Toscani. “Anche se non mi piace ragionare sui numeri, mi pare inevitabile a questo punto farlo. Se il numero da raggiungere è 50 e le pazienti dell’Oglio Po sono 39, perché non trasferirne 11 da Cremona a Oglio Po, anziché fare il contrario? Non è giusto che Casalmaggiore sia sempre trattata come Cenerentola da ASST Cremona”.
Dalle due minoranze è giunto un fermo invito al sindaco Filippo Bongiovanni a fare pressione verso l’ASST, sfruttando anche il mezzo della Conferenza dei Sindaci. “Voglio sempre ricordare – ha precisato il sindaco – che noi come politici possiamo invitare e fare pressione, ma poi la decisione spetta ai direttori e su quelle possiamo fare poco. E’ mio compiuto comunque convocare la Conferenza dei Sindaci per discutere di questo tema e anche di altri, come la difficoltà nel reperire infermieri, il calo dei posti letto in estate e lo stato dell’arte sul bando per il recupero del Vecchio Ospedale”.
Bongiovanni è stato però invitato da Toscani e Piccinelli a battere i pugni sul tavolo. “Un sindaco può e deve alzare la voce, l’ospedale Oglio Po del resto è nato per un chiaro indirizzo politico dei tre sindaci di allora di Casalmaggiore, Viadana e Bozzolo, dunque non è vero che la politica può fare poco”.
La mozione, che impegna appunto Bongiovanni nella convocazione della Conferenza dei Sindaci per affrontare i tema e avanza la proposta, è passata, come detto, all’unanimità.
Giovanni Gardani