Oglio Po, più posti letto entro il
2025. Lavori al via ad autunno 2026
Sono notizie rassicuranti quelle due arrivano dalla riunione dei sindaci con i direttori di ASST Cremona Ezio Belleri, di ASST Mantova Anna Gerola e del distretto sperimentale Oglio Po Elena Mariani. In copertina, di certo, i lavori strutturali da 25 milioni di euro che partiranno con l’autunno 2026 e l’intenzione, anche per recuperare i posti letto persi durante il periodo Covid, di incrementare gli stessi a livello generale nel nosocomio di Vicomoscano nei prossimi anni.
Ma andiamo con ordine: la riunione si svolge periodicamente per fare il punto della situazione. Focus, mercoledì pomeriggio a Viadana, sull’ospedale Oglio Po e sulle Case di Comunità di Casalmaggiore, Viadana e Bozzolo. Da un lato l’ospedale, dall’altro anche il sistema socio-sanitario come confermato dalla presenza dell’Azienda Speciale Consortile e del Concass.
La problematica ormai nota è nella carenza di personale: se prima riguardava i medici, settore per il quale qualche passo avanti c’è stato, ora riguarda gli infermieri. E’ stato citato pure un episodio emblematico, accaduto nelle scorse settimane: un maxi concorso per infermieri effettuato a Caserta dalla Regione Campania, che avrebbe visto partecipanti anche da Mantova e Cremona, mettendo un po’ in crisi il sistema. Per ASST Cremona quasi certamente si dovrà ricorrere, come già accaduto in passato, a una cooperativa. E’ stato suggerito di sfruttare meglio le convenzioni tra le tre Case di Comunità e l’ospedale, per favorire spostamento e turn over di medici e infermieri, ovviamente anche durante l’emergenza creata (come ogni anno) dalle ferie estive.
Il socio-sanitario sembra reggere, anzi nelle Case di Comunità i numeri delle prestazioni erogate sono in aumento, ma è stato suggerito, da Luca Zanichelli, sindaco di Rivarolo del Re, di comunicare meglio i servizi che ci sono, affinché si informi la cittadinanza e non si parli solo di ciò che manca, “dato che per una realtà sperimentale come il distretto qualche passo avanti c’è stato”. Su Viadana il sindaco Nicola Cavatorta ha chiesto di implementare le prestazioni – attualmente confinate a un giorno alla settimana – delle nuovissime macchine a disposizione del reparto Radiologia della Casa di Comunità, mentre Belleri ha rimarcato l’intenzione di migliorare le prestazioni dell’ospedale Oglio Po.
Il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni ha presentato la mozione approvata in consiglio per chiedere una Breast Unit Interpresidio tra Cremona e Casalmaggiore, in modo da salvaguardare il reparto di Senologia: la riposta di Belleri è stata tiepida, dato che il direttore generale ha spiegato che le linee guida imposte da Roma sono molto rigide. “Ma Senologia non chiuderà e di fatto la collaborazione tra Cremona e Casalmaggiore è già in piedi da tempo” ha detto.
In merito ai lavori, le operazioni di consolidamento statico e sostituzione delle parti ammalorate dureranno 25 mesi ma a ospedale aperto. Sarebbe stato molto più rapido (sei mesi stimati) lavorare a ospedale chiuso, ma il disagio sarebbe stato enorme. Ad autunno 2026 il previsto avvio, entro fine 2028 la chiusura se tutto andrà bene: per consentire la “convivenza” tra ospedale aperto e cantiere, si lavorerà a comparti. Qualche disagio va messo in conto, ma si tratta pur sempre della prima vera riqualificazione edilizia dall’inizio dell’avventura di questo ospedale, risalente a inizio anni ’90. Insomma, un passo necessario.
In proiezione, infine, i 98 posti letto attualmente a disposizione dovrebbe aumentare, tornando a 112 dopo le ferie estive ma con l’intento di stabilizzarsi poi a 129 unità, obiettivo dichiarato da ASST. Per quanto concerne l’interscambio Cremona-Oglio Po, Belleri ha tranquillizzato rispetto al fatto che sono molto di più i medici che da Cremona si spostano su Vicomoscano che viceversa: un modo da parte del direttore di confermare che “Oglio Po non è una Cenerentola”.
Giovanni Gardani