Uganda, 30 tablet donati
alla scuola di Amurt
Trenta tablet sono stati donati dall’Istituto Leone XIII di Milano alla scuola di Wassawa, struttura gestita in Uganda da Amurt. A darne notizia è Paolo Bocchi, consigliere e già presidente dell’associazione, attualmente guidata dal viadanese Cosimo De Cillis. La donazione è l’ultimo tassello della missione nel Paese africano e si aggiunge alla recente realizzazione di una biblioteca con sala computer.
Risultati importanti al fine di rendere più completa e proiettata al futuro l’offerta formativa della scuola, anch’essa finalizzata da Amurt e frequentata da circa 400 alunni della primaria e della secondaria. Gli iPad usati sono tutti revisionati e perfettamente funzionanti. I dispositivi sono stati recapitati dalla prof.ssa Mariza Galeotti, insegnante nella scuola e coordinatrice di “Avventure nel Mondo”. Come detto, l’ultima donazione prosegue nel solco del progetto “Donare conoscenza”, che ha visto sorgere in pochi mesi una biblioteca con 10 postazioni PC.
Il tragitto a piedi di oltre un’ora attraverso sentieri collinari di molti degli studenti per arrivare in aula restituisce la dimensione dell’importanza dell’azione di Amurt in un contesto certamente complesso: a Wassawa non c’è corrente elettrica e, per far funzionare i computer, sono utilizzati generatori e pannelli solari.
“Nel mio viaggio dello scorso marzo – ricorda il consigliere di Casalmaggiore – ho toccato con mano lo stato di difficoltà del Paese africano. La nostra scuola sorge in un ambiente naturale incontaminato e rappresenta in quella zona un motivo di orgoglio per come è organizzata attualmente”. L’azione propulsiva di Amurt proseguirà: “Abbiamo in progetto di costruire un dormitorio per i ragazzi che, abitando lontano, preferiscono pernottare nella struttura. Attualmente dormono in classe, ma la situazione è insostenibile”. Ora gli sforzi dell’associazione a Wassawa, centro nel distretto di Lugazi, non lontano dalla capitale Kampala, si concentreranno in ambito sanitario:
“Occorre riaprire un’infermeria, che Amurt ha gestito in passato, e di cui c’è assoluto bisogno. Purtroppo – conclude– è stata chiusa per mancanza dei fondi necessari a pagare infermiera e medicine”. In Uganda, come in diversi altri Paesi al mondo, è possibile, grazie ad Amurt, supportare l’educazione e la crescita dei bambini tramite adozioni a distanza. Chi volesse maggiori informazioni sui progetti in essere può visitare il sito dell’associazione o contattare Amurt al numero 3202958388 Per donazioni : Banco Popolare Ag. di Casalmaggiore IBAN: IT20V0503456746000000199983.
Lorenzo Costa