Sanità, la proposta di legge
del Pd in Regione domani

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Matteo Piloni, consigliere Pd a Palazzo Lombardia, aveva anticipato il tema durante il passaggio in piazza a Casalmaggiore, sabato mattina, allo stand del Pd.
Domani, martedì 21 ottobre, il confronto in Regione sarà focalizzato sulla Proposta di Legge di iniziativa popolare del Partito Democratico per ripensare la sanità lombarda. Maggioranza e opposizione discuteranno la proposta, per la quale la formazione di minoranza ha raccolto oltre centomila firme. Quattro sono i punti cardine dello schema dem: universalità del servizio, centralità della prevenzione, priorità dei servizi territoriali e governo pubblico degli erogatori.
Marco Carra, che sarà in aula a Palazzo Lombardia per il dibattito, sottolinea le criticità a livello regionale: “C’è la necessità di intervenire per modificare un sistema sanitario regionale che negli anni è stato indebolito dall’equivalenza tra sanità pubblica e privata. Le liste di attesa – spiega il consigliere del Pd – crescono; lo confermano i dati del primo semestre del 2025. A rischio ci sono anche le prestazioni più urgenti, e il Cup Unico slitta ancora: l’assessore al Welfare Guido Bertolaso l’ha posticipato al 2028, dopo che pochi mesi fa aveva promesso il 2027. I cittadini non trovano risposta nel sistema sanitario regionale in sei casi su dieci, e solo quattro esami salvavita su dieci vengono erogati entro 72 ore.
È un dato allarmante, perché significa che, se vuoi curarti, devi pagare. Nella nostra proposta di legge puntiamo a ripartire dalla centralità della sanità pubblica, dal sostegno a medici e infermieri, alla ricostruzione dei servizi sanitari territoriali e alla prevenzione. Da 30 anni le politiche sanitarie della Lombardia sono state portate avanti dalla destra, che ha privilegiato il privato e posto sotto ricatto i cittadini: vuoi curarti? Paga. La salute è un diritto e, come tale, deve essere garantita a tutti, non solo a chi può permettersi di pagare”.

L.C.