Marcegaglia, un anno
e sei mesi per il custode
Altre cinque condanne

Nella foto, i sei condannati e il Tribunale di Cremona
Processo per direttissima ai danni dei sei uomini che hanno tentato di rubare alla Marcegaglia di Casalmaggiore, ma sono stati colti in flagrante dal direttore dello stabilimento e quindi tratti in arresto dai carabinieri.
L’udienza, iniziata attorno alle ore 14 di lunedì presso il tribunale di Cremona e durata quasi due ore, è terminata con la decisione del giudice Pierpaolo Beluzzi di assegnare pene oscillanti tra un anno e sei mesi di carcere e la scarcerazione. Nello specifico i sei uomini erano difesi dall’avvocato Raffaella Parisi: tutti e sei si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
D. A., classe 1971 di Taurianova, D. A., classe 1970 di Gioia Tauro, e A. V., classe 1964 di Casalmaggiore (è il custode dello stabilimento che avrebbe aiutato la banda a entrare nello stabilimento per fare il colpo), sono stati condannati a un anno e sei mesi di carcere. Sono invece stati condannati agli arresti domiciliari, sempre per un anno e mezzo (la misura restrittiva più lieve si spiega con precedenti meno pesanti a carico dei due) V. T., classe 1983 di Gioia Tauro, e A. B., classe 1981 di Gioia Tauro. Convalida dell’arresto ma scarcerazione, invece, per L. S., classe 1989 di Siracusa, al quale è andata meglio di tutti, anche perché si trattava, stando alle parole dell’avvocato difensore, dell’unico incensurato. Il giudice ha ritenuto che non sussistesse l’esigenza di misura cautelare, ma il ragazzo sconterà la pena (anche per lui un anno e mezzo) se non saranno prima applicate misure alternative. Tutti e sei gli uomini hanno patteggiato, ottenendo uno sconto della pena. I cinque non casalesi implicati nel furto erano tutti residenti in provincia di Parma.
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