Cultura

L’architetto Palù
e il Museo del Violino
protagonisti al Rotary

Nella foto, da sinistra Stringhini, Palù, Troletti e Torchio

Il Ristorante Evergreen di Acquanegra sul Chiese ha ospitato l’interessante conviviale organizzata dal Rotary Club Piadena Oglio Chiese, nella quale nelle vesti di relatore era presente l’architetto Giorgio Palù. Il tema ovviamente era “Palazzo dell’Arte: MdV-Museo del Violino e Auditorium Giovanni Arvedi, un luogo ritrovato, un’occasione per la città”.

L’architetto Palù è infatti il progettista del museo che tanto ha (giustamente) fatto parlare negli ultimi mesi, e che è stato inaugurato da pochi giorni, ed in particolare dell’apprezzatissimo Auditorium.

“Tre anni di ristrutturazione – ha spiegato – hanno condotto all’apertura, nel Palazzo dell’Arte a Cremona, del nuovo Museo del Violino dove la grande tradizione liutaria cremonese, che dallo scorso dicembre è nella lista dei patrimoni immateriali dell’Unesco, trova casa in un percorso che espone strumenti ad arco di grandi maestri come Amati, Guarneri e Stradivari, insieme a modelli, disegni, attrezzi. Il museo, è progettato per accogliere anche l’esecuzione musicale e includere il suono nell’esperienza della visita attraverso l’ascolto di frammenti di composizioni, concerti ed esibizioni di celebri strumentisti, e un ampio auditorium, la cui acustica è opera dell’ingegner Yasuhida Toyota, che ospita anche esibizioni dal vivo”.

Tanti cremonesi e non hanno già avuto modo di apprezzare la straordinaria acustica dell’Auditorium Giovanni Arvedi, un progetto che intende riaffermare Cremona come capitale del violino e della musica a livello internazionale. All’Auditorium, ricavato in una ex palestra, si accede da tre differenti livelli: piano interrato, ove è collocato il parcheggio, piano terra e piano ammezzato. L’architetto Palù ha ripercorso le fasi progettuali, gli ostacli che si sono dovuti superare e le scelte non facili da compiere. In seguito ad una analisi effettuata dallo studio Nagata Acoustic, ad esempio, è emersa la necessità di abbassare il livello del palco, in modo da incrementare la sezione libera della sala e migliorarne la resa sonora. Per garantire l’acustica sono stati inoltre inserite tende acustiche dietro ogni apertura ed è stata creata un’intercapedine che funge da cassa di risonanza sotto il palco centrale; infine è stata realizzata una foratura del 50% della muratura perimetrale del livello interrato per permettere l’assorbimento del suono dalla tenda acustica retrostante, dando vita ad un motivo architettonico dal forte carattere decorativo. L’unico elemento mantenuto del vecchio edificio, sono le porte e le finestre realizzate dall’architetto Cocchia nel 1942. La grande forma scultorea dell’Auditorium è stata realizzata con una struttura in calcestruzzo disegnata attraverso lame di acciaio tagliate al laser, cui è stata ancorata una maglia metallica per permettere l’aggrappo dell’intonaco. Successivamente la struttura è stata rasata ed impiallacciata a vivo con legno d’acero, richiamo al materiale con cui vengono tradizionalmente realizzata i violini.

Alla conviviale erano presenti, al fianco del presidente del club ospitante Manlio Troletti, anche il presidente del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po Leonardo Stringhini e l’assistente del Governatore Giuseppe Torchio.

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