Feste e turismo

Cantastorie, biologico
e scuole: la Festa
dell’Europa si rinnova

Nella foto il taglio del nastro dell’edizione 2013

CASALMAGGIORE – A poco più di un mese dal via la Festa dell’Europa passa l’esame della giunta comunale di Casalmaggiore e dunque diviene ufficiale nella sua seconda edizione. Un evento che – promettono gli organizzatori, su tutti gli Amici di Casalmaggiore – sarà rinnovato rispetto al 2013, quando qualche errore venne commesso e la festa non fu da tutti capita.

Il passaggio in giunta, per quanto formale, non va sottovalutato: dopo la decisione di non aderire al marchio Città Slow, che avrebbe potuto garantire un salto di qualità e una maggiore attrattiva, la Festa dell’Europa ha infatti tenuto comunque botta, come si suol dire, e non dovrebbe subire tagli nel programma. Dal punto di vista economico è però auspicabile, proprio per evitare modifiche eccessive, una comunione di intenti (e un “venirsi incontro”) tra amministrazione e Amici di Casalmaggiore, per fare in modo che il programma possa rimanere il più possibile completo. Anche perché non sono poche le novità.

In attesa di conoscere gli ospiti e gli chef presenti (l’anno scorso qualche nome venne annunciato in anticipo e poi in realtà non si presentò, dunque stavolta vige la massima cautela), la Festa dell’Europa punta tutto su tematiche molto attuali e non necessariamente legate al cibo. Organizzata dal 9 (giorno della dichiarazione Schumann) all’11 maggio, ossia da venerdì a domenica (un giorno in meno rispetto al 2013, quando si iniziò giovedì sera), la manifestazione avrà ancora una volta piazza Garibaldi come fulcro centrale, con il suo RistoTenda da 600 coperti. Con il patrocinio ormai ottenuto sia dalla Commissione Europea che dall’Efsa, le tematiche sulla sicurezza alimentare non mancheranno di certo. Ma non saranno, come detto, le uniche.

Per esempio si punterà ad avere un mercatino del biologico proprio in piazza – mossa, quest’ultima, che si riallaccia all’opportunità di creare un Distretto Biologico nel territorio Oglio Po – così come si cercherà di valorizzare la tradizioni locali. Una scelta doverosa, dettata dal grande successo della Festa della Zucca, che ha proposto un prodotto tradizionale, appunto, a fronte di qualche delusione legata alla kermesse europea dell’anno scorso, di certo meno sentita dal “casalasco medio”. Altra novità dovrebbe essere il progetto Recyclart, ossia il festival sul riciclo nell’arte, con la possibilità di ammirare veri e propri capolavori realizzati con materiale di recupero. Quest’ultima iniziativa, tuttavia, era legata al marchio Città Slow, dunque occorre attendere per avere l’ufficialità, ma è possibile che l’evento resti in piedi cambiandone semplicemente il nome.

Un momento clou sarà anche il Festival Nazionale dei Cantastorie, con menestrelli in arrivo da tutta Italia, che allieteranno i bambini e non solo: un ritorno al passato, dato che l’Europa (basti pensare al periodo delle “romanze” francesi e non solo) di grandi leggende si è sempre nutrita. A proposito di bambini e ragazzi, grande sarà questa volta il coinvolgimento delle scuole: dall’asilo, alle elementari, alle medie alle superiori, per ogni fascia di età vi sarà un evento. Tutte le scuole di Casalmaggiore hanno già aderito: un successo sicuramente dettato dalla bontà dell’iniziativa sin dalle sue premesse.

Ma non è finita: ogni sera, infatti, sempre sul listone di piazza Garibaldi, vi sarà la possibilità di assistere a concerti (rock, pop e jazz) di gruppi musicali del territorio (ma anche di province limitrofe), un’altra novità (stavolta in musica) rispetto all’edizione passata, che mira a riempire, in questo modo, anche il “dopocena” di chi si recherà in centro città.

Anche se non sarà l’unico protagonista, il cibo avrà comunque, naturalmente, una parte predominante: a tal proposito si pensa ad un menù diverso rispetto al 2013, non più legato solamente al piatto unico e sostanzioso, ma ad un listino allargato, con maggiore possibilità di scelta da parte del cliente. Da un lato saranno proposti piatti della tradizione italiana (e casalasca), dall’altro piatti europei, con Spagna, Germania e le novità Grecia e Gran Bretagna a farla da padrone. Sicuramente qualche palato sperimentatore non mancherà, ma siamo pronti a scommettere che nella sfida del cibo – almeno in quella – la cucina italiana (e nostrana) vincerà per distacco…

Giovanni Gardani

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