Cronaca

Busi, accordo con
sindacati, che ritirano
lo stato di agitazione

Nella foto la Casa di Riposo Busi

CASALMAGGIORE – Lo stato di agitazione da parte dei sindacati per la situazione lavorativa della Fondazione Conte Carlo Busi non c’è più. A ritirarlo sono gli stessi sindacati che accolgono con favore la dichiarata volontà, esplicitata dal Presidente Franco Vacchelli attraverso l’elencazione degli obiettivi, delle assunzioni di responsabilità dell’Amministrazione della Fondazione.

Lo precisa un comunicato stampa inviato alla nostro redazione. “Lo scorso 16 dicembre – si legge – presso la Fondazione Busi di Casalmaggiore si sono incontrati il CdA e le organizzazioni sindacali di categoria (FPCGIL-FPS CISL Asse del Po-FPL UIL). Il Presidente della Fondazione Franco Vacchelli, a nome del Consiglio di Amministrazione, ha comunicato la decisione di sospendere per sei mesi la delibera con la quale si era deciso di posticipare il pagamento degli stipendi al 10 di ogni mese. Tale scelta è stata assunta nella consapevolezza che le priorità da affrontare, per il bene della Fondazione, siano altre e che determinante è una fattiva collaborazione col sindacato”.

“Il CdA del Busi – viene precisato nel comunicato stampa congiunto – si pone come obiettivi la riorganizzazione del lavoro ricercando anche nelle organizzazioni sindacali specifiche competenze; la progettazione e l’elaborazione del Bilancio Sociale, prevedendo un confronto preventivo col sindacato che risulti utile alla realizzazione; l’individuazione di uno strumento condiviso da somministrare ai dipendenti per coglierne le problematiche e in modo da permettere la ricerca di soluzioni mirate al benessere organizzativo; la condivisione di modalità che incentivino economicamente i lavoratori di Fondazione, a fronte di una loro disponibilità al rientro in servizio quando necessario e, al raggiungimento di obiettivi prefissati. Tutto ciò nel limite della compatibilità economica”.

“Confidando nella piena collaborazione, sempre offerta, da parte dei Sindacati, in un clima di leale confronto – precisa il comunicato – si ribadisce la volontà di operare per il mantenimento ed il miglioramento della qualità assistenziale rivolta agli ospiti, per il miglioramento della qualità di vita degli operatori indispensabile in un organizzazione del lavoro il cui compito è anche il contenimento del tasso di assenteismo. Le organizzazioni sindacali, alla luce del percorso che si è condiviso d’intraprendere sono convinte di riuscire a dimostrare all’amministrazione che interventi unilaterali a carico dei lavoratori possono essere evitati, pertanto auspicano l’archiviazione definitiva della decisione inizialmente deliberata dal CdA di posticipare il pagamento dello stipendio”.

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