Cronaca

Ridare dignità al nostro passato: il Listone interroga l'Amministrazione

Casalmaggiore avrebbe potuto avere il suo museo archeologico e paleontologico, si iniziò a lavorare per quello sino a quando amministrazioni poco inclini non decisero di poterne fare a meno

CASALMAGGIORE – Ridare dignità, se non proprio continuità, alla storia più antica del territorio. Perché il passato preistorico del casalasco è importante. Undici anni ininterrotti di scavi e di ricerca, di collaborazioni con le maggiori università del nord Italia. Undici anni di passione di un gruppo di intrepidi volontari tra cui Brunivo Buttarelli, Giovanni Sartori e Arcangelo Pirovano Todeschini e i fratelli Sergio e Antonio Anghinelli che a quella ricerca diedero una grossa mano.

Un presente di delusione, e di rabbia: i frutti di quelle ricerche, con alcuni reperti importanti (se non unici), giacciono nelle cantine della sovrintendenza. Scarsa lungimiranza di amministrazioni che di quel tipo di cultura non sapevano che farsene, per le quali anche un locale, ed un appoggio divenivano scogli insormontabili.

Tanto per dare il valore di quei ritrovamenti, straordinario fu il recupero di un forno per la terracotta praticamente integro a Fossacaprara.

Storie (tristi) di oltre vent’anni fa. Il Listone chiede all’amministrazione attuale (che nulla ha a che fare con quelle vicissitudini, c’è da sottolinearlo) se può esserci modo di riportare a casa, magari rendendo fruibile i frutti di quel lavoro, il nostro passato.

“Negli anni passati, a Casalmaggiore, esisteva – scrive nell’interrogazione Alessandro Rosa del Listone – un’organizzazione di volontari, componenti il Centro Casalasco di Studi Paletnologici, impegnati in un’importante attività di scavo, di catalogazione e di recupero dei reperti del neolitico padano. Per anni, undici per l’esattezza, questa opera crebbe e si sviluppò ottenendo una credibilità importante, avendo ricevuto la collaborazione di centri universitari all’avanguardia che hanno aiutato i volontari nello studio scientifico. Casalmaggiore avrebbe potuto avere il suo museo archeologico e paleontologico, si iniziò a lavorare per quello sino a quando amministrazioni poco inclini non decisero di poterne fare a meno. Tutto il materiale venne inscatolato e giace adesso nelle cantine della Soprintendenza. (Si) chiede all’Amministrazione se sia a conoscenza e abbia in agenda la problematica in esame e, in caso di risposta positiva, quali azioni intenda intraprendere per la risoluzione di quest’ultima”.

Nazzareno Condina

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