Ferroni e mozione ponte: "Consiglieri con le spalle al muro"
"La mozione è chiara, se servirà la riduco ad una semplice domanda. Qual’è la vostra posizione? Siete per l’incerottamento della vecchia struttura o per un ponte provvisorio?"

CASALMAGGIORE – Consiglieri comunali di fronte ad un bivio. Non è servita la mediazione (il tentativo invero) portato avanti da alcuni rappresentanti del consiglio per fargli ritirare la mozione. Orlando Ferroni va avanti, per la sua strada.
Da stasera (ammesso che la mozione venga discussa e non rimandata a gennaio) almeno la gente saprà quali sono i reali pensieri di tutti sulle soluzioni che si prospettano per ponte Po. Nessuno potrà restare nell’indeterminatezza.
“Volevano che ritirassi la mozione, qualcuno mi ha detto che non la voterà, che il preambolo era inaccettabile, che così non era neppure emendabile. Tutte questioni di poco conto, messe lì solo per perdere del tempo. La mozione è chiara, se servirà la riduco ad una semplice domanda. Qual’è la vostra posizione? Siete per l’incerottamento della vecchia struttura o per un ponte provvisorio?”.
Secondo il Ferroni pensiero è tempo che tutti i consiglieri ci mettano la faccia. “Non sarà il consiglio a decidere quale strada prendere, ma voglio che ogni consigliere sia messo davanti alla questione. Nessuno si potrà più nascondere, nessuno potrà più dire che la decisione non compete a un consigliere comunale. La decisione certamente no, ma questo non toglie a chi rappresenta il popolo di assumersi le proprie responsabilità e dire come la pensa. La gente si aspetta questo. Le strade sono chiare. Si potrà scegliere se optare per la soluzione che sta venendo avanti, quella dell’incerottamento del vecchio ponte, per non più di dieci anni di vita ed anche di meno, buttando via almeno 5 milioni di euro, e con la realizzazione del nuovo sicuramente da un’altra parte rispetto a dove c’è l’attuale oppure lo spingere e il lavorare per un ponte provvisorio, pubblico o privato, e con la realizzazione del nuovo ponte nello stesso punto in cui c’è adesso il vecchio. Una terza posizione non c’è. Spero venga almeno discussa e non rimandata. Prenderei il rimandarla come un tentativo di insabbiare la questione. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e la gente deve sapere chiaramente quello che i suoi rappresentanti pensano”.
Bando alle chiacchiere, il momento è pesante: “Quella di dare al territorio una struttura in grado di sopperire in pieno, e per tutto il tempo che servirà, ai problemi della viabilità è la prima questione, e fondamentale per il territorio. Poi bisognerà affrontare tutta la questione del trasporto su ferro ma resta chiaro che se c’è una soluzione che non può proprio aspettare e quella del ponte. Poi, ribadisco, sono dalla parte del comitato per quel che riguarda la questione ferroviaria ed apprezzo lo stesso per come si sta muovendo sulla questione. Ma questo territorio ha bisogno di un ponte, per auto e mezzi pesanti, e ne ha bisogno nel più breve tempo possibile. Da staserà saprò, anche in consiglio, di chi mi potrò fidare e di chi no e saprò chiaramente quello che ogni consigliere decide per se stesso e per i cittadini che rappresenta”.
Nazzareno Condina