Cronaca

Manette e spray OC per la municipale: il consiglio regolamenta i due strumenti

“Lo spray è considerato strumento di autodifesa, è quello venduto comunemente per la difesa personale che la Regione ha sdoganato non considerandolo arma ma strumento di difesa personale"

CASALMAGGIORE – Due strumenti: “Uno di autotutela e l’altro di contenzione” in dotazione alla polizia Municipale di Casalmaggiore. Uno, (le manette) invero, in dotazione già da tempo, l’altro nuovo. Il Consiglio comunale di ieri sera ne ha approvato la regolamentazione, introdotta nel regolamento di Polizia municipale.

La pistola faceva già parte della dotazione: ad essere regolamentato l’utilizzo dello spray antisommossa con Gas OC (lo spray comunemente detto al peperoncino, che sfrutta il le proprietà vasodilatatorie del principio attivo, la Capsaicina). Lo spray al peperoncino causa essenzialmente infiammazione, ed agisce in particolare sugli occhi e sulle mucose, quali quelle della bocca. Tra gli effetti immediati vi sono bruciore, tosse e lacrimazione prolungata. È considerata non un’arma, ma uno strumento antiaggresione, di autodifesa.

L’altro strumento è quello delle manette che, come ha spiegato il primo cittadino Filippo Bongiovanni, erano già state acquistate ed in uso ma non regolamentate. Per introdurre l’utilizzo dei due strumenti (dello spray soprattutto) è stato necessario mettere mano al regolamento.

E’ stato Silvio Ettore Biffi ad illustrare il tutto: “Lo spray è considerato strumento di autodifesa, è quello venduto comunemente per la difesa personale che la Regione ha sdoganato non considerandolo arma ma strumento di difesa personale. E’ chiaro che la dotazione ai singoli agenti è subordinata ad un corso sull’utilizzo, quindi presuppone una conoscenza sia degli aspetti normativi che di quelli sul come si utilizzano. Il corso prevede un esame finale ed un certificato di abilitazione. E’ chiaro che l’utilizzo dello spray è uno strumento intermedio tra la difesa con le mani e quello più radicale dell’uso della pistola”.

Le manette, ha spiegato Biffi, avrebbero potuto restare fuori dal regolamento perché la legge Regionale non ne prevedeva la regolamentazione ma ugualmente il comandante ha voluto che facesse parte del regolamento di Polizia Municipale. “Anche l’utilizzo delle manette verrà certificato dalla formazione”.

Il comandante ha poi spiegato che la Polizia Municipale può procedere nel caso ad indagini ed anche eventualmente arresti, da qui l’utilizzo delle manette. “Sarà uno strumento importante in futuro – ha chiarito il consigliere Massimo Mori – perché la popolazione è totalmente cambiata, la criminalità è cambiata ed anche realtà come le nostre si trovano a contatto con persone che non hanno nulla da perdere, italiane e straniere, non c’è nessuna distinzione. La dotazione di autodifesa può aiutare, come il giubbettino antiproiettile o le auto nuove in dotazione che sono state una acquistata ed una noleggiata ed in arrivo. Alla fine va pensato prima di tutto di tutelare il personale, in ogni operazione. In più spero che quando passerà la sperimentazione dello SDI, della possibilità di accesso delle forze di Polizia Locale alle indagini di Polizia, sapremo che i nostri uomini su strada, in caso di fermo, sapranno con chi hanno a che fare. E’ uno step per arrivare all’equiparazione della polizia municipale a Polizia e Carabinieri”.

Il punto è passato poi con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione dell’opposizione.

redazione@oglioponews.it

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...