Dopo 198 giorni riapre il Teatro Comunale: c'è il Quartetto Mitja nella rassegna "Una sera a Santa Chiara"
Angelo Porzani, presidente del Casalmaggiore International Festival, invita gli appassionati di musica a presentarsi a teatro dalle ore 21 “perché questa sarà l’occasione per rivivere, almeno per una sera, le emozioni del Festival che tanto ci sono mancate in queste settimane”.

CASALMAGGIORE – La nuova “prima volta” del Teatro Comunale, sfiorando quasi la cifra tonda dei 200 giorni a porte chiuse. Proprio così, perché a causa delle previsioni meteo non lusinghiere, l’appuntamento di martedì sera della rassegna “Una sera a Santa Chiara”, che doveva tenersi appunto nel chiostro di via Formis, verrà spostato proprio nel teatro di via Cairoli, luogo di cultura per eccellenza di Casalmaggiore. “Sarà rispettata, ovviamente, la normativa anti Covid-19 e ci atterremo ai protocolli previsti in maniera rigida” garantisce Angelo Porzani, presidente degli Amici del Casalmaggiore International Festival, una delle associazioni che ha organizzato la rassegna di Santa Chiara e che, nel caso specifico, invita gli appassionati di musica a presentarsi a teatro dalle ore 21 “perché questa sarà l’occasione per rivivere, almeno per una sera, le emozioni del Festival che tanto ci sono mancate in queste settimane”.
Proprio così, dato che l’International Festival per la prima volta dopo 23 anni a luglio non c’è stato a Casalmaggiore, a causa della difficoltà nell’organizzare un programma rispettoso delle norme di sicurezza, alla luce soprattutto del fatto che molti musicisti dovevano arrivare da ogni parte del globo e dagli Stati Uniti, uno dei paesi più colpiti dal virus, in particolare. Passando al programma di martedì sera, a ingresso gratuito, prevede l’esibizione del Quartetto Mitja, composto da Giorgiana Strazzullo al violino, Pasquale Allegretti Gravina al violino, Carmine Caniani alla viola e Veronica Fabbri Valenzuela al violoncello. I musicisti appena citati arrivano da Napoli, Cosenza, Potenza e Forlì e compongono il Quartetto Mitja a partire dal 2008. Mitja, piccolo Dmitrij, è il dolce diminutivo che usava la madre di Shostakovich per chiamare suo figlio. Il programma prevede il Quartetto per archi n. 4 in re maggiore e il Quartetto per archi n. 8 in bemolle maggiore di Gaetano Donizetti e il Quartetto per archi in fa maggiore di Maurice Ravel, con dodici composizioni in totale. Una ripartenza di qualità per il Comunale, che ha ospitato il suo ultimo spettacolo – prima di una chiusura parsa infinita – lo scorso 15 febbraio con “Storia di un’amicizia”. Esattamente 198 giorni dopo, sarà come tornare a nuova vita.
G.G.