Brescello, la RSA Ruffini ha la stanza
degli abbracci (grazie a AutoZatti)
Insieme al Sindaco, anche il Presidente di ASP Aspro Mondadori, la direttrice del distretto sanitario dott.ssa Lucia Monici, il direttore dell’azienda Vincenzo Ferro e il coordinatore Pietro Artusi, hanno voluto ringraziare, oltre alle donatrici, tutti gli operatori e coloro che hanno consentito l’approdo di questa importante dotazione

BRESCELLO – Venerdì 2 aprile 2021, alle ore 10, si è svolta presso il Centro Residenza Anziani Ester e Alcide Ruffini di Brescello la cerimonia di inaugurazione della stanza degli abbracci, prezioso servizio che consente l’incontro degli ospiti con i familiari, in una dimensione intima e relazionale, ma al riparo dal contagio da Covid-19.
L’attivazione è il frutto di una donazione da parte della ditta AutoZatti – presenti le sorelle Elisa e Monica -, che già precedentemente si è distinta in iniziative benefiche per la popolazione, come la distribuzione di mascherine colorate agli alunni di Brescello in occasione della prima fase dell’emergenza sanitiaria, nel 2020.
Il progetto della stanza degli abbracci è stato condiviso da ASP Progetto Persona, che gestisce la struttura, in combinazione con il Distretto Ausl di Guastalla e con il Comune di Brescello.
Il Sindaco Elena Benassi, durante la cerimonia, ha voluto porre un accento particolare su questa collaborazione positiva che ha visto coinvolti vari soggetti pubblici per il bene comune, per offrire servizi validi ed efficienti alla propria comunità.
Ha richiamato le precedenti fattive collaborazioni, in occasione dell’alluvione di Lentigione del 2017 e della più recente disponibilità della struttura ad ospitare temporaneamente gli ospiti della casa protetta di Guastalla – durante la fase più acuta della prima ondata pandemica – presso il nucleo A del centro di Brescello.
Insieme al Sindaco, anche il Presidente di ASP Aspro Mondadori, la direttrice del distretto sanitario dott.ssa Lucia Monici, il direttore dell’azienda Vincenzo Ferro e il coordinatore Pietro Artusi, hanno voluto ringraziare, oltre alle donatrici, tutti gli operatori e coloro che hanno consentito l’approdo di questa importante dotazione.
E’ stata dunque l’occasione per rimarcare l’operosità e la solidarietà che ha saputo mettere in campo Brescello, con un gioco di squadra che ha permesso di non registrare contagi tra gli operatori socio-assistenziali, di contenere le infezioni nei servizi residenziali (con l’immediata attivazione di protocolli e regolazioni di accessi e dispositivi di protezione) e, soprattutto, di completare il quadro delle vaccinazioni per tutti gli operatori e per tutti i pazienti della struttura.
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