Cronaca

Costituite le aree omogenee
cremonese e casalasca

Un aggiornamento importante riguarda i Comuni di Ostiano e Volongo, che hanno formalmente richiesto di essere ricollocati nell’area omogenea casalasca

Il presidente della Provincia Mariani e il vicepresidente Toscani

All’IIS Torriani, durante la riunione dei sindaci dei comuni della provincia di Cremona, mercoledì pomeriggio sono state formalmente costituite le aree omogenee cremonese e casalasca. Presenti 39 sindaci su 113: prima l’appello, poi la discussione e infine la votazione che ha portato alla creazione delle due aree omogenee territoriali che arrivano dopo quella di Crema, già attiva. Presente per questo anche il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi. Tra gli altri da segnalare la presenza del primo cittadino di Cremona Virgilio e di quello di Casalmaggiore Bongiovanni.

Tra i passaggi più significativi, Toscani ha ricordato che il Consiglio provinciale ha approvato un atto di indirizzo che sarà trasmesso all’Assemblea dei Sindaci, e ha annunciato che un consigliere provinciale sarà incaricato per ciascuna area: uno per l’area casalasca e uno per quella cremonese.

Un aggiornamento importante riguarda i Comuni di Ostiano e Volongo, che hanno formalmente richiesto di essere ricollocati nell’area omogenea casalasca. Una richiesta pervenuta direttamente dai rispettivi sindaci, che sarà tenuta in considerazione nel prosieguo del percorso.

L’obiettivo è duplice: offrire uno spazio permanente di confronto e discussione tra amministratori e promuovere forme di associazione e cooperazione tra Comuni, in particolare a favore di quelli più piccoli. “La vita amministrativa dei sindaci, specialmente nei Comuni più piccoli, è spesso complessa e solitaria. Le Aree Omogenee – ha spiegato Toscani – rappresentano un’occasione concreta di crescita e di supporto reciproco. I nostri oltre 100 sindaci sono una risorsa preziosa, perché hanno a cuore le loro comunità e meritano strumenti che li aiutino a lavorare meglio insieme”.

Nel corso del dibattito, il sindaco di Casalmorano, Pietro Vezzini, ha evidenziato la posizione di confine con il Cremasco e il ruolo efficace svolto da Consorzio.IT, di cui il Comune è socio. Canzio Posio, sindaco di Ostiano, ha sottolineato i numerosi contatti funzionali con il Casalasco, a conferma della richiesta di aggregazione con quell’area.

Fabio Bergamaschi, sindaco di Crema, ha espresso soddisfazione per il modello “confederale” verso cui si sta orientando la Provincia: “Si tratta di un cambio di passo maturo, che va oltre le appartenenze politiche. Strutturalmente riconoscere le aree vuol dire selezionare e affrontare temi strategici come infrastrutture, sicurezza e pianificazione urbanistica. Regione Lombardia guarda con attenzione alle aggregazioni: nel Cremasco alcuni risultati lo dimostrano”.

Il sindaco di Casalmaggiore Bongiovanni e il sindaco di Cremona Virgilio

 

Andrea Virgilio, sindaco di Cremona, ha ringraziato la Provincia per il lavoro svolto: “Credo molto in questa impostazione. Serve dare priorità alle esigenze dei piccoli Comuni e leggere il territorio attraverso i loro occhi, ma allo stesso tempo non dimenticare i grandi contenitori e le alleanze territoriali con le realtà vicine”.

Filippo Bongiovanni, sindaco di Casalmaggiore, ha ricordato la lunga storia di collaborazione tra i territori, sin dai tempi dei circondari e della sua esperienza da assessore provinciale. Il sindaco di Formigara, William Vailati, ha infine posto l’attenzione sulla flessibilità: “Le Aree Omogenee non devono avere confini rigidi, perché i consorzi di servizi spesso non coincidono perfettamente con queste suddivisioni”.

Un confronto ricco e partecipato, che testimonia la volontà condivisa di costruire un nuovo modello di governance territoriale, più vicino ai cittadini e più adatto alle sfide dei territori.

 

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