Pomì, count down
Tre motivi per
credere all’impresa
Vincere e sperare. Alternative non ce ne sono: la grande vigilia della Pomì nella sua corsa alla serie A1 diretta si asciuga di ora in ora e tutti sanno che battere Cadelbosco, missione assolutamente possibile, potrebbe non bastare. Nei meandri di combinazioni, regolamenti e calcoli si possono riassumere in un solo semplice passaggio: la Pomì stasera è in serie A1 se lascia per strada al massimo soltanto un set e, nel mentre, Ornavasso ne strappa due, sul proprio campo, a Novara. Cerchiamo di capire, in tre perché, come potrebbe andare la serata del PalaFarina (start alle 20.30) e i motivi per cui è lecito sperare.
1. PERCHE’ CADELBOSCO E’ ANCORA IN GIOCO
I precedenti tra Pomì Casalmaggiore e Cadelbosco, tra campionato, Coppa e amichevoli varie, sono impietosi: 9-0 lo score pro Casalmaggiore e sempre con vittorie nette, da tre punti. Motivo per cui anche stasera ci sono ottime possibilità che possa finire 3-0 o 3-1. Tuttavia Crovegli Cadelbosco ha ancora qualcosa da dire, il che potrebbe rivelare qualche rogna in più del previsto. Il tutto è legato a un regolamento che è cambiato rispetto allo scorso anno, quando ai playoff accedevano la seconda, la terza, la quarta e la quinta della classifica, con la prima promossa direttamente. Stavolta è un po’ diverso: la prima viene promossa direttamente, seconda e terza accedono direttamente alle semifinali playoff, dalla quarta alla settima si sfidano in due eliminatorie. Non è tutto: le due eliminatorie si giocano (quarta vs settima e quinta vs sesta) in due gare, andata e ritorno con eventuale golden set. L’unico vantaggio per la meglio piazzata è la gara di ritorno in casa. Dalle semifinali, invece, si gioca al meglio delle tre partite: gioca in casa due volte (gara-1 ed eventuale gara-3) la meglio piazzata. Cadelbosco al momento è ottava e deve superare o San Casciano (avanti di un punto) o Soverato (avanti di due). San Casciano, in particolare, giocando a Frosinone, difficilmente farà bottino pieno, a meno che le laziali, ormai certe del quarto posto, non giochino con le seconde linee. Difficile che Soverato fallisca i tre punti contro Marsala penultimo.
2. PERCHE’ A ORNAVASSO SARA’ PARTITA VERA
C’è chi ha malignato che Ornavasso potrebbe, da neopromossa, lasciare campo libero a Novara. Non crediamo possa andare così, per diversi motivi: in primis si tratta di un derby piemontese, che, come tale, stuzzica gli appetiti e la rivalsa di chi lo gioca. In secondo luogo tra le due società non corre buon sangue: problemi di sponsor e qualche screzio estivo anche sul mercato giocatori: capita tra vicini di casa, specie perché Novara ha provato ad egemonizzare il territorio, costruendo una corazzata. C’è poi un terzo motivo, di classifica: se Ornavasso non vince è praticamente sicuro del terzo posto. In questo modo, accederebbe sì direttamente alla semifinale playoff, dove però, con ogni probabilità incontrerebbe Frosinone, team che, reduce da 12 vittorie consecutive in campionato, rappresenta l’autentico spauracchio post season. Gli incroci in semifinale, infatti, mettono di fronte seconda in classifica contro la vincente della sfida quinta contro sesta e terza contro la vincente della sfida quarta contro settima. A Ornavasso, dunque, conviene vincere, scavalcando Novara e lasciando alle cugine la patata bollente delle ciociare.
3. PERCHE’ LA POMI’ PUO’ STARE IN A1
Per affrontare la serie A1, oltre ad un palazzetto, serve una forza economica adeguata. Per non fare la fine di Crema o di Modena, ad esempio. In tal senso, Casalmaggiore è tra le poche società di serie A2 a vantare uno sponsor di livello nazionale, la Pomì appunto. Per questo, il pensiero di affrontare la massima categoria nazionale, che potrebbe diventare realtà già questa sera, non spaventa la società rosa. Questo il pensiero di Luciano Toscani, ex sindaco di Casalmaggiore e dirigente della Pomì Volley Casalmaggiore. “Il messaggio dello staff alla squadra è di affrontare mentalmente la gara di oggi come se fosse l’ultima partita prima dei playoff. In caso di A1, anche se non è il momento opportuno per fare questi discorsi, l’intenzione della società è di continuare a disputare le gare interne a Viadana. Non abbiamo mai pensato di spostarci a Parma, sia chiaro. Il palazzetto di Viadana, con qualche accorgimento, riuscirebbe a contenere 1800 persone, che per il nostro territorio sono sufficienti. Da parte nostra la volontà è sempre quella di tornare a giocare a Casalmaggiore: l’amministrazione comunale casalese ha però altre priorità rispetto al palazzetto…”
IL PRECEDENTE
Stasera a Viadana si vivrà un’emozione molto simile a due anni fa: la Pomì, che all’epoca giocava in Baslenga, mancò il salto in A2 diretto, perché, pur vincendo il proprio match, venne rispedita al secondo posto dal contemporaneo successo di Fontanellato. Oggi come allora la Pomì deve vincere e sperare, insomma. Sperare che, anche solo per la legge dei grandi numeri, la sorte sia un po’ più magnanima e regali una combinazione favorevole alle rosa rispetto a quella verificatasi nel 2011.
Giovanni Gardani-Simone Arrighi
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