Cronaca

Cena per famiglie
in difficoltà: iniziativa
dell’Arces di Viadana

Nella foto, alcuni volontari dell’Arces che hanno reso possibile l’iniziativa

Un’altra promessa mantenuta dai volontari dell’Arces di Viadana, che sabato scorso hanno realizzato una “Cena di amicizia e solidarietà” indirizzata alle famiglie in condizioni di indigenza e di povertà.

“Una momento ricreativo e conviviale, forte di tutti i valori e in tutti gli aspetti umani ed etici, trascorso assieme a chi si trova in difficoltà e all’insegna della serenità, dove tutti non si sono trovati da soli, poichè la situazione quotidiana coinvolge di fatto tutti”: fanno sapere i volontari dell’Arces di Viadana, che hanno reso possibile l’iniziativa anche grazie al sostegno di alcuni commercianti viadanesi.

Il servizio cucina è stato interamente garantito dai ragazzi del settore giovanile della squadra di calcio dell’associazione, che si sono dilettati anche con l’animazione e l’intrattenimento coordinati del volontario Ettore Alfano.

Presenti l’Assessore al Volontariato e nuove poverta’ del Comune di Viadana Carmine Tipaldi, la VicePresidente della Consulta del Volontariato Marisa Pizzamiglio, i consiglieri comunali Rosario Villirillo e Simonetta Gialdi, mentre il consigliere Christian Manfredi, assente per impegni personali, ha inviato un messaggio di saluto con il plauso all’ottima iniziativa.

Da tutti i convenuti istituzionali e su invito toccante del Presidente Giuseppe Guarino, “nasce la considerazione che bisogna non fermarsi ora più che mai”, “l’associazione prosegue l’attività fra, con e per la gente da diversi anni con molta semplicità e nel silenzio”.

L’Arces di Viadana reclama però maggior considerazione: “C’è bisogno di attivarsi umilmente, lasciando da parte i colori della politica, presto e urgentemente in un clima collaborativo che vede tutte le realtà che giorno per giorno sono immerse e toccano con mano la dignità della miseria scendere in campo operativamente nel confrontarsi e respirare un’aria comune affinché nessuno si senta da solo. Non si può abbandonare nessuno a un mal destino e non negare aiuto, anche perchè diventerebbe per le coscienze dei volontari stessi che portano aiuto, impegnandosi, un dramma morale. Ci si rende conto, obiettivamente, che questa crisi non sarà di breve periodo ma si preannuncia continuativa, fino a diventare una nuova realtà da non sottovalutare. Proprio per tale motivazione non vi può essere alcuna speculazione sulle sofferenze delle famiglie disagiate, ma una ricerca di unità di intenti e interventi che siano seri e concreti, nel cercare di potenziare tutte le risorse con mezzi, attrezzature e logistica alle associazioni come l’Arces”.

Da par sua, l’associazione non ha mai fatto mancare “l’impegno dei volontari che sono sorretti da tanta voglia di fare e di dare”. Di questo ne sono testimonianza “le numerose attività intraprese nel corso degli anni”.

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