Pomodoro, buone
notizie: ok dell’Ue
all’aiuto accoppiato
Nella foto De Castro e Ferrari
PARMA/RIVAROLO DEL RE – “L’aiuto accoppiato, nell’ambito della Nuova Pac, ci sarà anche per il pomodoro”. Una fondamentale rassicurazione per il comparto del pomodoro da industria è arrivata dal presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro che martedì ha incontrato i rappresentanti dell’Organizzazione interprofessionale Distretto del pomodoro da industria del Nord Italia.
“La scelta non è definitiva sino al 2020 – ha spiegato De Castro – visto che agli stati membri è lasciata facoltà di rivedere gli aiuti accoppiati annualmente, ma posso annunciare che dalle voci che giungono dall’incontro Stato-Regioni si sta prevedendo l’aiuto accoppiato anche per il pomodoro”. Ancora non ci sono stime ufficiali su quanto arriverà alla filiera del pomodoro con l’aiuto accoppiato, ma De Castro ha subito messo in guardia in merito alla gestione delle risorse europee. “Non si può pensare che il nostro tesoretto di aiuti accoppiati sia un bancomat nel quale tutti possono sperare di attingere qualcosa – ha aggiunto – si devono invece compiere scelte strategiche per puntare sui comparti realmente produttivi”.
Quindi il messaggio diretto all’Oi Distretto, che raggruppa la quasi totalità della filiera del pomodoro da industria del Nord Italia, compreso ovviamente il Consorzio Casalasco del Pomodoro di Rivarolo del Re: “L’Oi segnali quali sono le necessità per evitare una distorsione competitiva con gli altri paesi europei, come Spagna e Portogallo, che hanno già deciso per l’aiuto accoppiato a favore del pomodoro. L’Oi è stata un’innovazione istituzionale molto importante, grazie alla quale è possibile perseguire gli obiettivi della competitività e dell’efficienza sul mercato e in questa fase deve essere vigile per verificare quello che stanno facendo gli altri paesi”.
Rincuorato dall’annuncio di De Castro il presidente dell’Oi Distretto Pier Luigi Ferrari ha espresso soddisfazione: “La concessione dell’aiuto accoppiato – ha dichiarato – è di fondamentale importanza per la nostra filiera ed è per questo che ci siamo mossi sensibilizzando il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina e gli assessori regionali di Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto. La mancata introduzione dell’aiuto accoppiato per il pomodoro in Italia – al cospetto di quello che sta accadendo in altri paesi – avrebbe comportato una pesante ricaduta negativa anche in termini occupazionali e di contributo alla crescita del valore aggiunto nazionale”.
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