Liberazione, 70 anni
dopo la storia del bimbo
che vide morire il padre
Nella foto la copertina del libro
PIADENA – Da Spino d’Adda a Piadena: perché quando si racconta la tragedia di un eccidio nazista non c’è campanile che tenga. E perché, nel 70esimo anniversario (cifra tonda) ormai vicino della Liberazione del 25 aprile 1945, Piadena ha deciso di festeggiare con un evento speciale, parzialmente anticipato per motivi logistici al prossimo sabato, l’11 aprile.
Sarà presentato presso la sala del consiglio del palazzo comunale di piazza Garibaldi il racconto “Un tragico pomeriggio di Storia”, scritto nel 2009 da Gianfranco Bruschi, all’epoca dei fatti soltanto dieci anni. Già, ma quali fatti? I più atroci ai quali un bimbo di quell’età possa assistere. L’uccisione mediante fucilazione del proprio padre, Mario Bruschi, prelevato dalla propria casa di via Roma, a Spino d’Adda, da una rappresaglia dei nazisti. Accadde il 27 aprile 1945, due giorni dopo la Liberazione: quel giorno si sparge la voce dell’arrivo degli angloamericani. Sopraggiunge invece una colonna tedesca, i garibaldini la contrastano aprendo il fuoco. Ma i tedeschi dispongono di una potenza di fuoco assolutamente superiore, pur con alcune perdite invadono Spino e scatenano una caccia all’uomo e al partigiano che farà ben dieci vittime tra partigiani e civili. Uno di questi è appunto Mario Bruschi.
Il figlio Gianfranco Bruschi ha raccontato quella vicenda e sarà accompagnato, oggi 80enne, da Annamaria Piantelli, del Centro Culturale Storico Galmozzi di Crema, che ha curato l’edizione. Il volume si potrà acquistare (è consigliata la prenotazione) presso la biblioteca dell’Unione dei Comuni di Piadena e Drizzona e un dato da sottolineare sta nella destinazione dei proventi raccolti, che saranno devoluti interamente in beneficenza. L’appuntamento per riassaporare il gusto amaro di una brutta, ma a suo modo fortissima, pagina di Storia, è per le ore 21 di sabato 11 aprile a Piadena.
Giovanni Gardani
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