Cronaca

Indagini sparatoria, tra
le piste spaccio di droga
e regolamento di conti

Nella foto, il luogo della sparatoria

CASALMAGGIORE – Due spari, forse tre: i testimoni non ricordano bene e i Carabinieri di Casalmaggiore per il momento non si esprimono. Sembravano petardi, racconta qualcuno, che in Carducci ci abita ed è stato svegliato, come molti, di soprassalto quando fuori ancora era buio. Un episodio, avvenuto attorno alle 5 di domenica mattina, malavitoso e inquietante, perché quando si verifica in una cittadina solitamente tranquilla come Casalmaggiore, dove l’ultimo episodio, in quel caso ancora più grave e che portò alla morte di Giovanni Buttarelli, freddato nella sua concessionaria di auto, risale al 2003, tutti stentano a crederci. Ad R. S. 23 anni italiano e residente a Casalmaggiore, con precedenti specifici per essere stato colto in flagranza di reato durante un furto due anni fa assieme ad un complice di Viadana, è andata meglio: il ragazzo è stato ferito alla mano e il suo ricovero è avvenuto addirittura in codice verde, dopo la grande paura.

Al civico 22 di via Carducci, a quel punto, è stato un via vai di mezzi dei carabinieri e della polizia stradale, che ha bloccato le vie vicine all’abitazione sperando di fermare un’auto, non sono chiari né il modello né la targa, ma probabilmente si tratta di una Mercedes rossa, con a bordo due uomini, ossia gli esecutori designati di R. S., anche se non è chiaro se i due volessero davvero uccidere il 23enne o semplicemente spaventarlo. Di sicuro c’è che un colpo è stato esploso lungo le scale del condominio, segno che i malviventi probabilmente sono stati fatti entrare dallo stesso ragazzo (ma non si esclude l’assalto, essendo la porta d’accesso spesso aperta anche di notte) e uno all’esterno, forse durante la fuga, forse per coprirsi, come si suol dire. Poi la nebbia più totale, che i carabinieri guidati dal maggiore Cristiano Spadano cercando ora di diradare. Non si esclude, in particolare, la pista del traffico di droga o di un regolamento di conti. Di certo le indagini si concentreranno sul passato e forse anche sul presente del 23enne, burrascoso e dunque utile a fornire elementi più dettagliati e circoscritti.

Giovanni Gardani

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