“Quella scritta doveva uscire a maggio, ma sono ugualmente felice”

Nella foto Ermanno Cavalli e la sua scritta nei campi
VICOMOSCANO (CASALMAGGIORE) – Un animo artistico lo ha sempre avuto, Ermanno Cavalli. Ora, anzi tra qualche mese, sarà pure un nonno a suo modo geniale. Agricoltore di professione, per passione non ha mai smesso di unire la creatività all’ecologia. Come? Riciclando ferro destinato alla discarica e creando capolavori che poi espone in una stanza adibita a museo della sua casa di Vicomoscano, frazione di Casalmaggiore, oppure nelle sagre di paese, come ad esempio la tradizionale festa “Dl’ua e dal Malgot”. Stavolta però Ermanno Cavalli è andato oltre, anche perché l’occasione è davvero speciale.
Il campo, quel campo che Ermanno ha utilizzato come una tela per esprimere tutta la sua gioia, non è facile da raggiungere: tocca arrivarci con un trattore in mezzo a cavedagne, campi coltivati e qualche fosso. Il classico paesaggio campestre padano. Decisamente diversa dal resto, invece, è quella scritta, della quale stanno parlando tutti in frazione e anche oltre, perché un gesto del genere non ha confini.
Proprio così: appassionato di cerchi nel grano, stavolta Ermanno ha scritto nel campo da lui coltivato il messaggio “Sono nonno”. “Spero lo fotografino dal satellite” ripete tra sé Ermanno, che si informa pure e chiede ogni quanto tempo programmi come “Google Earth”, ad esempio, arrivino a scattare istantanee, dall’alto, del mondo. Stavolta però basta un drone e una foto scattata a una decina di metri d’altezza per fare felice una persona creativa come lui. C’è chi giura che, da quanto la notizia è uscita, siano arrivate oltre cento chiamate presso gli uffici provinciali di Cremona, per capire chi avesse ideato quella simpatica, splendida e gioiosa follia, e dove si trovasse quel campo. Anche giornali oltre provincia hanno preso informazioni.
Pubblicità (inattesa) a parte, la bimba che renderà nonno per la prima volta Cavalli nascerà, dal figlio Matteo e dalla fidanzata Letizia, nei prossimi mesi: “A fine aprile, inizio maggio – spiega il futuro nonno – e sì, pare proprio che sarà una bella bambina”. Ermanno sa bene di avere anticipato i tempi, ma dato che, come ripete, il tempo della semina e quello di un parto hanno qualcosa in comune, ha provveduto in anticipo a ricamare la scritta su quel campo. Qualcuno di passaggio ha semplicemente svelato prima del previsto il suo segreto. Del resto, “la scritta non doveva comparire fino a maggio, quando sarebbe divenuta bionda come il frumento” ammette Ermanno. Esatto, frumento, perché l’appezzamento prescelto è destinato al granturco ma verrà riseminato nuovamente in un secondo momento, ossia dopo il lieto evento.
Accompagnato dall’altro figlio Stefano e dal fido Bobo, il cane guida che aspetta il trattore e torna pure indietro a richiamarlo se necessario, Ermanno Cavalli osserva il suo capolavoro, che a quest’ora doveva essere, nelle intenzioni iniziali, coperto dalla brina. Invece l’inverno pazzo di questi giorni ha già svelato il capolavoro. Poco male, Cavalli esprime comunque la sua soddisfazione, con tutta la schiettezza di cui è capace “anche perché ho realizzato tutto in maniera molto elementare, con una seminatrice. A me piace essere semplice: mi piace intuire qualcosa laddove non c’è. E’ un modo per portare gioia”. La gioia, questa volta, di diventare nonno.
Giovanni Gardani
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