Parco di via Corsica, Cnc attacca: "90mila euro buttati via"
"Il nostro gruppo d'opposizione chiede che questi lavori vengano fermati intanto che si è ancora in tempo".
CASALMAGGIORE – “Novanta mila euro buttati via”: gli esponenti di Casalmaggiore la Nostra Casa commentano così la decisione dell’amministrazione comunale di intervenire sul parco di via Corsica abbattendo il porticato antistante le cucine e l’anfiteatro. “Al loro posto installerà un prato – continuano da Cnc -. Non ha alcun motivo per farlo, ma nonostante questo li abbatterà, spendendo 160 mila euro e perdendo l’ingente valore degli immobili. Un’operazione davvero incomprensibile”.
“Una parte di quella somma, circa 70 mila euro, avrebbe dovuto essere spesa comunque, per lavori e risarcimento della controparte imposti da una sentenza, ma quel costoso abbattimento è del tutto inutile – precisano da Cnc -. Sarebbe stato sufficiente arretrare le strutture di qualche metro come imposto dal giudice. Il primo è un immobile di valore con belle e ampie capriate in legno, in buona situazione statica e conservativa, bisognoso solo di normale manutenzione ordinaria, consistente in saltuarie puliture e ancora più rare impregnature”.
Anche sull’anfiteatro Casalmaggiore la Nostra Casa ha una considerazione da fare: “Arretrarlo sarebbe stato complicato, si poteva mantenere la bella pavimentazione evitando tutti i lavori di escavazione e riempimento necessari per l’istallazione del prato. Ma il sindaco, arrivando a definire le due strutture addirittura fatiscenti, ha stipulato un accordo con alcuni privati cittadini abitanti in via Pascoli, promotori della causa, che impegna il comune in questo senso, ottenendo in cambio che la controparte rinunci al risarcimento”. “La cosa strana – aggiungono da Cnc – è che tale accordo è nettamente peggiorativo della sentenza e con esso il comune si autocondanna a lavori molto più ingenti del richiesto e con un esborso di 90.000 euro in più rispetto al necessario”.
“Tra l’altro quell’accordo, e anche questa è una cosa strana, è avvenuto alla vigilia di una seconda sentenza, quella di appello, chiesto dal comune stesso e che nulla lasciava presumere che fosse peggiore della prima, anzi era molto probabile che la alleggerisse – sottolineano da Cnc -. Tuttavia non ne conosceremo mai il contenuto perché è stata annullata dal patto stesso avvenuto tra le parti”. “Novanta mila euro – conclude Cnc – è una cifra grande, specie in un momento come questo e con una Casalmaggiore e frazioni con molti punti degradati e bisognosi di manutenzione. Il nostro gruppo d’opposizione chiede che questi lavori vengano fermati in tanto che si è ancora in tempo”.
Simone Arrighi