Torre Icio, la storia lunga 97 anni si interrompe: non si iscrive al campionato
TorreIcio, appunto, questo il nome del club dal 2008. Figlio di una fusione avvenuta, con ripartenza dalla Terza categoria, tra Sport Club Torre, la storica società sorta nel 1920, e il Club Icio, nato nel 1992 in ricordo di Maurizio Ferrari, per tutti Icio appunto, uno dei più eleganti centravanti passati dal Casalasco.
TORRE DE’ PICENARDI – Non arriverà al secolo di vita il calcio a Torre dè Picenardi. Ed è un vero peccato, una ferita rimasta aperta. Dopo 97 anni la società alza bandiera bianca: sparisce una squadra di Seconda categoria, nulla di trascendentale, se vogliamo vederla da questo punto di vista. Ma sparisce soprattutto una tradizione che ha sfiorato il secolo di vita, e questo fa decisamente più male. Chiedi chi erano i Beatles, cantavano gli Stadio. Chiedi chi era il TorreIcio, potremmo parafrasare noi…
TorreIcio, appunto, questo il nome del club dal 2008. Figlio di una fusione avvenuta, con ripartenza dalla Terza categoria, tra Sport Club Torre, la storica società sorta nel 1920, e il Club Icio, nato nel 1992 in ricordo di Maurizio Ferrari, per tutti Icio appunto, uno dei più eleganti centravanti passati dal Casalasco e dalla provincia di Cremona, capace di pilotare in alto la sua Casalese, prima di spegnersi in un tragico incidente stradale nelle nebbie padane. Proprio Icio Ferrari è stato, assieme al compianto Erminio Ferrari, e ai talenti di Leandro Goffredi, Nando Volpi e Cesare Goi, uno dei migliori giocatori passati da Torre, contribuendo a creare il mito della squadra di un piccolo paese che giunse fino in Prima categoria a metà anni ’80, quando la Prima equivaleva per certi versi alla Promozione di oggi, e forse valeva pure qualcosa in più. Non a caso molti ragazzi di quello Sport Club Torre passarono poi alla Casalese, squadra di riferimento del territorio, giocando anche in Promozione (all’epoca una sorta di Eccellenza, categoria che non esisteva).
Il TorreIcio, prima della denominazione ufficiale assunta appunto nel 2008, e che ha accompagnato Torre dè Picenardi fino alla Seconda categoria, è passato anche, per due stagioni, dalla fusione con il Drago di Derovere, dando vita al TorreDrago, un esperimento però naufragato abbastanza presto. Quest’anno, nell’ultimo torneo che a Torre ricorderanno, la squadra ha chiuso con una larga salvezza, centrata grazie a mister Lupi, ai gol di Christian Soldi, oggi passato ai cugini del Psg, e a una squadra da battaglia e capace di dare filo da torcere a tutti. “Non riusciamo più ad andare avanti – ha detto Christian Avanzini, il presidente – . Ci abbiamo provato in tutti i modi, ma dobbiamo arrenderci”. L’ultima sfida, in casa del TorrazzoMalagnino all’ultima di campionato, è stata ironia della sorte, una festa per la squadra locale, promossa in Prima. Nessuno sapeva che sarebbe stata l’ultima recita del TorreIcio: una realtà che fa male, perché non è mai soltanto calcio dilettanti…
Giovanni Gardani