Ferroni: "Politica? Terreno arido in cui non cresce neppure la gramigna"
“La politica non c’è per il cittadino, siamo all’indifferenza quasi completa. E’ questo che mi fa incazzare. Scrivi al prefetto e neppure ti risponde"

CASALMAGGIORE – La politica? “Un terreno arido, sia a destra che a sinistra in cui non cresce neppure la gramigna”. Il Prefetto? “Neppure risponde, come se quel che succede qui non lo riguardasse affatto”.
Dopo giorni di silenzio torna a farsi sentire Orlando Ferroni, amministratore casalasco. A farlo incazzare oltremodo la questione ferroviaria ed i prolungati silenzi della politica e delle istituzioni. “La politica non c’è per il cittadino, siamo all’indifferenza quasi completa. E’ questo che mi fa incazzare. Scrivi al prefetto e neppure ti risponde, neppure ti ascolta, la politica fa altrettanto. E questo è pazzesco, pensando alle prossime elezioni, politiche e regionali”.
Ce l’ha con tutti, ma la frecciata più ficcante è quella a quello che dovrebbe essere un suo ‘compagno di strada’, l’assessore Alessandro Sorte. Ferroni non fa distinguo: “Non ci considerano più neppure come elettori perché di questo territorio probabilmente e dei suoi voti contano di farne a meno. Di elettori ce ne sono di più a Bergamo e provincia, forse qualcuno crede che può vincere contando solo su quelli”.
La filippica poi prosegue: “Non possiamo rimanere inermi di fronte ad una politica inerme. Bisogna attivarsi, e sul serio. Non ci ascoltano? Andremo a cercarli noi. Devono capire che ci siamo e siamo incazzati. Io mi vergogno di essere un amministratore. Non è questione di destra o sinistra. Ho parlato in provincia, in regione, chiesto udienza al prefetto, ho parlato a Roma ma nessuno fa nulla. Mi rendo conto che quello della politica resta un terreno arido che non fa germogliare neppure la gramigna. Siamo nelle condizioni di non contare nulla, ma anche in quelle di chi non ha nulla da perdere. Dobbiamo trovare una strada per farci rispettare. Mi hanno offerto una candidatura in Regione ma a questa politica io non credo, non credo più. Una politica che non riesce a dare risposte, che non affronta i problemi, è un esercizio inutile. La gente mi ferma per strada, mi chiede di fare qualcosa. Gente esasperata, inascoltata. Io ho cercato di fare tutto quel che potevo da amministratore. Non ho ottenuto nessun risultato”.
Nazzareno Condina