Cultura

Principio attivo, l'avv. Contini e la proprietà intellettuale: "Imprenditori vanno formati"

Il tema che l’avvocato Contini tratterà riguarda la difesa della proprietà intellettuale, quella che un tempo veniva riassunto nella parola “brevetto”, ma che ora ha assunto sviluppi molto più intricati.

Nella foto Alberto Contini

CASALMAGGIORE – L’ultimo appuntamento di gennaio di “Principio attivo”, la serie di incontri organizzata all’Open Innovation Campus, porterà venerdì pomeriggio alle 17.30 a Casalmaggiore un avvocato che proprio nel comune casalese è nato e cresciuto, pur essendo ora di stanza a Milano: Alberto Contini, peraltro con un passato da consigliere comunale.

Il tema che l’avvocato Contini tratterà riguarda la difesa della proprietà intellettuale, quella che un tempo veniva riassunta nella parola “brevetto”, ma che ora ha assunto sviluppi molto più intricati. L’incontro, aperto a tutti, tocca da vicino il territorio. “L’iniziativa di Open Innovation Campus è meritoria – spiega Contini – perché il tessuto imprenditoriale dell’Oglio Po è molto interessante. Non vi è però spesso la dovuta attenzione, anche da parte di vari enti o aziende, sulla formazione e quindi gli imprenditori che vogliono fare il salto di qualità in qualche occasione sono costretti a migrare. In questo senso Open Innovation offre invece una grande opportunità”.

La formazione è fondamentale, specie in un ambito concorrenziale che prevede sul mercato avversari sempre più agguerriti. Da qui l’attenzione alle normative e iniziative di formazione che esaltino il lavoro e offrano il giusto riconoscimento alle idee, in particolare quelle nuove o innovative. “Si parlerà allora di proprietà intellettuale, settore che conosco bene – spiega Contini – e per il quale ho seguito un dottorato di ricerca. Si pensa spesso che questo discorso riguardi solo l’impresa grande, invece parliamo di diritti fondamentali pure per attività medio-piccole, che dobbiamo sapere usare e sfruttare. Non solo ai fini della tutela giuridica, ma anche per lo sviluppo economico, dato che parliamo di diritti in grado di generare reddito. Per intenderci: non solo una grande azienda come Pirelli tutela la propria proprietà intellettuale, ma anche il piccolo imprenditore deve farsi una cultura su questo punto e avere un “know-how” preciso sul tema”.

Da un lato la possibilità di crescere e guadagnare, dall’altro la capacità e la preparazione per non commettere errori e non incorrere in sanzioni. “Dobbiamo fare suonare un campanello e il nostro incontro sarà divulgativo e aperto a tutti, anche ai piccoli negozi o botteghe che compongono il tessuto economico del Casalasco: è vero peraltro pure il contrario, ossia non è scontato che la grande azienda sia sempre formata sul tema, quindi direi che conoscere qualcosa in più può aiutare tutti. Conosco molto bene Casalmaggiore e Viadana, e il comprensorio Oglio Po, e credo che l’attenzione vada incentrata soprattutto sulle imprese del settore agricolo o alimentare, senza però dimenticare – e qui penso a fabbricadigitale – il settore delle start up e l’attenzione all’innovazione digitale e ai software. Il “know-how”, in generale, è il saper fare e vale per tutti, con problematiche commerciali di vario genere che però vanno conosciute: l’Oglio Po non è un territorio figlio di un Dio minore, anzi ha gli stessi diritti di tutti. E venerdì ne parleremo proprio per iniziare a formare i nostri imprenditori”.

Giovanni Gardani

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