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Via Favagrossa social, un sabato sera diverso in pieno centro città

Il parmigiano sulla pasta? Il sorriso dei presenti. Semplice no? Talmente semplice che i commercianti sono già col pensiero avanti. E viaggiano da soli, senza bisogno che qualcuno porga loro ricette già pronte. A volte basta solamente un'idea, ed una mano tesa

CASALMAGGIORE – Via Favagrossa è una delle vie più brevi che escono dalla piazza Garibaldi per andare verso la periferia. Il nuovo PUT – se e quando sarà – la riporterà alle origini, a quando cioé la percorrenza era a doppio senso di marcia ed i ciclisti pregavano di arrivare in fondo. Fu proprio perché il rischio era elevato che fu portata a senso unico e solo in uscita sino all’Isola Bella.

Sabato – in attesa di buone o pessime nuove, a seconda dei punti di vista – via Favagrossa è diventata Social Street. Destino che già aveva visto protagoniste altre vie, ma mai via Favagrossa in notturna. L’esperimento è stato più che positivo. I negozianti della via, giovani ed agguerriti, hanno messo in campo un programma semplice ma efficace, incentrato in primo luogo sul motivo più valido per far muovere la gente: il cibo, il bere e la musica.

Sono in gamba, e sono loro lo spirito della Città dei bambini 2018. Commercianti che hanno sì lavorato nella propria via ma, per la gran parte, hanno partecipato anche alle attività delle altre. Perché poi il commercio di prossimità in un paese come Casalmaggiore è pure questo: non tutti amici stretti (non siamo nel paradiso dei giusti) ma tante persone che si conoscono e si stimano, sanno vivere e fare insieme.

Il tutto si era aperto nel pomeriggio sotto la galleria, con la presentazione di un libro di fiabe e l’aperitivo musicale del Lady Café.

Nel mentre della serata di festa poi c’è stato modo di apprezzare anche l’Istant Fashion di Daniela Sarzi Amadé di Sabbioneta che con l’aiuto di tre splendide modelle e la presentazione di una professionale Stefania Casetti (che ha ricordato un po’ Raffaella Carrà e un po’ Maria De Filippi) ha tirato fuori da alcuni pezzi di materiale riciclato tre abiti. L’artista dell’ecosostenibilità insomma ha incuriosito i presenti.

Antichi Sapori e la Pizzeria il Duomo hanno curato la parte relativa al cibo mentre l’edicola Portobello e la fiorista Marasi hanno pensato al bere. La Beranti family ha poi pensato all’intrattenimento musicale. Il tutto si è svolto nella più totale leggerezza, così come deve essere. Impeccabile – come sempre in questi giorni – il servizio prestato da alcuni ragazzi della Santa Federici. E’ stato comunque il trionfo della socialità: una via chiusa, qualche iniziativa e un tavolo attorno al quale sedersi per raccontarsi un poco. Una ricetta semplice, come quella della pastasciutta. Esistono invero preparazioni più raffinate e colte, ma poi la soddisfazione la trovi sempre lì, in quello che ti appaga, e sino in fondo, davvero. Due spaghi, un po’ di pomodoro e qualche foglia di basilico.

Il parmigiano sulla pasta? Il sorriso dei presenti. Semplice no? Talmente semplice che i commercianti sono già col pensiero avanti. E viaggiano da soli, senza bisogno che qualcuno porga loro ricette già pronte. A volte basta solamente un’idea, ed una mano tesa.

Nazzareno Condina

 

 

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