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Sabbioneta, Vincenzi accusa: "Giunta irregolare, inizio di mandato imbarazzante"

La questione pare non finire qui, dato che Vincenzi ha spiegato che ogni atto promosso da questa giunta rischia ora di essere illegittimo, proprio perché la giunta stessa nasce da una irregolarità. L'ex sindaco non esclude azioni legali.

SABBIONETA – Oltre alla questione legata all’ineleggibilità come consigliere comunale di Lorena Ghezzi, che potrà comunque essere risolta nei prossimi giorni, il primo consiglio comunale di Sabbioneta ha visto l’attacco da parte della minoranza consiliare in merito alla figura di un assessore, che sarebbe stato nominato in modo illegittimo. “Il decreto di nomina degli assessori del 6 giugno 2019 è, a nostro avviso, illegittimo poiché contrasta con lo Statuto comunale – ha detto Aldo Vincenzi, ex sindaco di Sabbioneta – . E il fatto che il consiglio di Sabbioneta inizi la sua storia in questo quinquennio con un cambio di statuto e per di più per una norma ad personam è quantomeno imbarazzante. Non possiamo escludere azioni legali”.

Cosa è accaduto? “L’articolo 22 del nostro Statuto – spiega Vincenzi – dice chiaramente che le persone candidate in lista e non elette (il riferimento è a Martina Bongiovanni, che non ha preso un numero sufficiente di preferenze per entrare in consiglio ma è stata comunque nominata assessore, ndr) non possono entrare in giunta. Il decreto di nomina, dunque, che reca la data del 6 giugno, non è legittimo e la segretaria comunale Livia Boni ha convenuto con me. Ciò significa che, dato che la modifica allo Statuto approvata in consiglio entrerà in vigore entro trenta giorni, ogni atto firmato prima di questi trenta giorni può essere impugnato, perché la giunta non è legittima. Non solo: se questo assessore percepirà anche solo la prima mensilità, potrebbe configurarsi il danno erariale per l’ente. Trovo inoltre poco etico che la modifica statutaria sia stata fatta a maggioranza e non, come era corretto, nell’apposita Commissione, tutti insieme, maggioranza e minoranza”.

Claudio Lodi Rizzini, candidato sindaco e consigliere di opposizione ha considerato più corretta una revisione completa e non solo parziale dello statuto, “perché nella lista elettorale dovevate inserire un numero adeguato di donne, ma non lo avete fatto: sarebbe bastato fare dimettere il primo dei non eletti in modo da fare entrare in consiglio la ragazza in questione, per evitare tutto questo”. Il sindaco Marco Pasquali ha risposto che “non c’è tempo da perdere, così per non nominare un assessore esterno, abbiamo dovuto modificare lo statuto: Sabbioneta non ha tempo da perdere”. La questione pare non finire qui, dato che Vincenzi ha spiegato che ogni atto promosso da questa giunta rischia ora di essere illegittimo, proprio perché la giunta stessa nasce da una irregolarità.

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