Cronaca

Cingia, I nipoti di Babbo Natale arrivano alla Fondazione Elisabetta Germani

Il 2018, primo anno del progetto in Italia, ha visto l'adesione di 43 case di riposo con la realizzazione di 800 desideri, quest'anno ne sono già stati esauditi 2496 in 92 RSA su tutto il territorio nazionale

CINGIA DE BOTTI – In poche ore sono stati esauditi tutti i desideri espressi dai residenti della RSA di Cingia de’ Botti che per la prima volta ha aderito al progetto proposto dall’associazione comasca “Un Sorriso in più Onlus”.

Nei giorni scorsi, con l’arrivo della festività del Natale, lo staff degli Animatori insieme alla Terapista Occupazionale della Fondazione Elisabetta Germani, hanno caricato sul sito dell’associazione “Un sorriso in più onlus”, nell’ambito del progetto “I nipoti di Babbo Natale”, i desideri espressi dagli anziani residenti all’interno dei Nuclei della struttura.

Con tantissima gioia e stupore in poche ore, tanti anonimi donatori si sono collegati alla piattaforma on line e, trasformandosi magicamente in nipoti di Babbo Natale, hanno accolto i desideri espressi e hanno dato la propria disponibilità a realizzarli.  “È il primo anno che aderiamo a questa iniziativa”, ci spiega la dr.ssa Isabella Salimbeni, Direttore Sanitario, “e ci ha fatto molto piacere l’immediata e positiva risposta. Ringrazio l’associazione “Un sorriso in più” e tutti i donatori, anche auspicando di poterli incontrare di persona nel momento della consegna del dono. Il diritto di esprimere un desiderio va garantito sempre in ogni fase della vita. Per noi operatori chiedere e ascoltare i desideri della persona di cui ci stiamo prendendo cura, sintonizzandoci sul suo sentire, rappresenta la via migliore per entrare autenticamente in contatto con lei, migliorando la compliance e la performance all’interno del percorso di cura”.

“Questa iniziativa”, continua il Presidente della Fondazione dott. Riccardo Piccioni, “ancora una volta, ci permette di riaffermare il nostro modo di assistere la persona malata che va oltre la semplice risposta ad un bisogno, per altro già non facile e non così scontata, riconoscendo il valore e l’intrinseca dignità della vita umana nella sua assoluta individualità e irripetibilità”.

I residenti della Fondazione Elisabetta Germani, a dimostrazione che nipoti di Babbo Natale si può diventare a qualsiasi età, hanno voluto anche contribuire alla realizzazione di alcuni desideri espressi da coetanei che vivono in altre RSA d’Italia perché “ricevere un regalo è bello ma fare un dono ad un’altra persona lo è altrettanto, se non di più, come ci dice convinta la signora Giovanna R.”, residente della struttura. “Per quest’anno, sceglieremo i desideri da soddisfare insieme ai nostri residenti e poi invieremo i doni per posta” prosegue lo staff animativo-educativo, “perché le strutture sono lontane da noi, ma il prossimo anno contiamo di andare a consegnare il regalo direttamente con alcuni nostri anziani, in modo da conoscere persone nuove, condividere emozioni, costruire legami e approfondire relazioni…perché fare del bene fa stare bene! “

Il 2018, primo anno del progetto in Italia, ha visto l’adesione di 43 case di riposo con la realizzazione di 800 desideri, quest’anno ne sono già stati esauditi 2496 in 92 RSA su tutto il territorio nazionale.

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