Cronaca

Coronavirus. Sindaci, tra appelli all'unità ed inviti al senso di responsabilità individuale

Un appello ai volontari per supportare nelle spese le persone anziane quello di Pietro Bortolotti, sindaco di Dosolo. E' precedente all'entrata in vigore del decreto notturno per cui anche la proposta andrà valutata in base alle nuove direttive

CASALMAGGIORE – Sono i primi cittadini, e guidano le loro comunità. E proprio in questi momenti, ognuno di loro sta facendo la propria parte. Non solo a livello istituzionale (le amministrazioni, coronavirus o meno, vanno avanti nelle loro funzioni) ma anche a livello di comunicazione con i propri cittadini. Sono quasi tutti inviti ad avere fiducia e coraggio, in alcuni casi messaggi forti che non negano il difficile momento, ma che fanno sentire la presenza dei sindaci a fianco delle persone che amministrano.

Partiamo dal primo cittadini di Casalmaggiore, Filippo Bongiovanni. Ieri peraltro era il giorno del suo compleanno. “Compio oggi 40 anni. Ringrazio i tantissimi che mi hanno fatto gli auguri. Di solito a cifra tonda si fanno bilanci della propria vita. Oggi non c’è tempo né voglia. E nulla da festeggiare. Oggi, pare, sarà una giornata che cambierà il nostro modo di vivere per settimane forse mesi. Con limitazioni impensabili fino a qualche giorno fa. Ci aspettano momenti molto duri. Ognuno di noi dovrà mettersi a disposizione nel fare o non fare alcune cose. Vi aggiornerò su queste pagine non appena le cose saranno ufficiali. Non perdiamo la calma. Evitiamo di pensare all’io e alle nostre esigenze o comodità. E pensiamo al noi. Se saremo pronti come comunità, come provincia, come Regione ne usciremo più forti. Se ognuno penserà egoisticamente a trarne vantaggio o a danneggiare il concorrente o a far polemica futile contro il Mondo ne usciremo a pezzi. Serve la collaborazione di tutti. Ognuno di noi è e sarà importante. Ora come non mai. Viva Casalmaggiore”.

Alessandro Cavallari, sindaco di Viadana, gli anni li compie oggi. “La situazione è fluida e sotto controllo – scriveva ieri – senza nessuna criticità per cui invitiamo a non creare inutile, falso allarmismo e ancora una volta ad affidarsi solo alle comunicazioni ufficiali degli organi competenti e alle pratiche di prevenzione ampiamente diffuse. Tra le necessarie azioni da intraprendere in simbiosi con gli enti competenti che prevedeno l’assistenza alle famiglie contagiate o in quarantena, prenderà forma anche il supporto verso quella fascia di età considerata “di fragilità”, ovvero sopra i 65 anni anche se non toccata dal contagio con un’informativa casa per casa ed un numero di telefono dedicato per le urgenze e necessità. In questo momento come non mai la sanità pubblica è il bene più prezioso che abbiamo, in questo momento come non mai il più grande dovere che abbiamo come cittadini è aiutare i nostri infermieri, i nostri medici, i nostri Oss. Tutti insieme dobbiamo rispettare le precauzioni, le regole, le indicazioni che gli scienziati e la sanità hanno imbastito con il Governo. Nonostante noi tutti abbiamo voglia di normalità, di quotidianità dobbiamo renderci conto che urgono alcune piccole rinunce per ridurre i contagi, è il solo viatico per consentire agli ospedali e al personale sanitario di poter curare chi ha bisogno. Questa emergenza finirà e ripartiremo più forti di prima, tutti insieme non lasciando solo nessuno, nessuna persona, nessuna categoria. Adesso aiutiamoci e proteggiamoci a vicenda, insieme si può”.

Giordano Busi, oltre che primo cittadino di Asola, è medico all’Oglio Po. La situazione dunque la vive anche dall’interno. Ieri ha dovuto annunciare il primo positivo ad Asola. Rassicuranti comunque le sue parole: “Vi chiedo, per l’ennesima volta, la massima collaborazione nel rispetto scrupoloso delle misure igienico-sanitarie più volte pubblicati. Raccomando a tutti i cittadini con più di 65 anni e/o portatore di malattie croniche di limitare le uscite dalla propria abitazione, solo per necessità inderogabili e di non andare comunque i luoghi affollati. In queste ore nei pronto soccorsi si registra una massiccia affluenza , quindi un invito a non recarsi al Pronto Soccorso. In caso di sintomi chiamate il 112 o contattate il medico di base. Per informazioni é attivo il numero 1500 , oppure il numero 800894545. Vi terrò aggiornati sull’andamento dell’epidemia”.

Il messaggio di Stefano Belli Franzini, sindaco di Gussola, è quello di ieri sera quando si era diffusa la bozza del documento poi presentato da Conte in tarda notte. Una esortazione agli anziani, ma pure ai giovani. “I provvedimenti che stanno valutando devono far riflettere! Se queste decisioni vengono valutate e prese è perché troppi non hanno appreso la gravità della situazione. Tutti dobbiamo metterci del nostro, metterci a disposizione e seguire le direttive. Minimizzare non è corretto, è pericoloso l’ho detto ieri e lo ribadisco questa sera! Ad ognuno di noi potrebbe capitare, in ogni nostra famiglia, e quindi facciamo uno sforzo e proseguiamo con grande senso di responsabilità, senza egoismo, pensando alla comunità. Soprattutto coloro che purtroppo sono in quarantena, devono avere ancor più senso di responsabilità e rimanere al proprio domicilio, senza mettere in pericolo altri! Ed anche per questo sarebbe corretto informare i primi cittadini con i nominativi di chi è soggetto a provvedimenti in modo da monitorare il territorio, sentirne i bisogni e supportare chi non ha la possibilità di avere appoggi o familiari! Invito nuovamente i cittadini più anziani a fare meno spostamenti possibili, rimanere in casa, ed utilizzare le attività commerciali del paese per fare i rifornimenti necessari, senza assembramenti e con grande attenzione. Esorto i più giovani a non prendere alla leggera la cosa, dire “è solo influenza” perché magari potreste contagiare un familiare, i vostri nonni, i vostri amici, evitiamo per un periodo gli assembramenti, i grandi aperitivi le serate, tuteliamoci noi stessi per tutelare gli altri! Se restiamo uniti, tutti assieme ce la possiamo fare!”.

Un appello ai volontari per supportare nelle spese le persone anziane quello di Pietro Bortolotti, sindaco di Dosolo. E’ precedente all’entrata in vigore del decreto notturno per cui anche la proposta andrà valutata in base alle nuove direttive. Ma la mettiamo comunque, proprio a testimonianza dell’impegno dell’amministrazione a trovare soluzioni a tutela dei più anziani: “Visto l’evolversi della situazione negli ultimi giorni, il Sindaco e l’amministrazione comunale aprono un appello a giovani e volontari per consegnare beni primari e medicinali alle persone isolate o in quarantena. Insieme lla protezione civile e alle associazioni del territorio che si stanno rendendo disponibili attiviamo questo servizio, per dare un segnale di forza e unione a tutti i cittadini. Noi ci siamo”.

Infine un consiglio appassionato quello di Davide Persico, sindaco di San Daniele Po. Parla della propria esperienza personale ma ne fa, più o meno inconsapevolmente, un esempio: “Stare in casa. E’ una delle cose che mi riescono più difficili. Ma va fatto. E’ importante. E poi considerate lo spirito d’inventiva. Un buon libro, una serie tv, una finestra spalancata su di un giardino. Osservate con calma. Un binocolo, una macchina fotografica, un cavalletto, il tempo passa e il servizio alla collettività l’avete dato, e in qualche maniera vi siete pure arricchiti: viaggiando con la mente e condividendo un po’ di colori. Forza ragazzi, condividiamo bellezza altrimenti non ne usciamo più da questa storia…”.

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