Coronavirus, sesta vittima nel comprensorio Intanto un tampone positivo alla Marcegaglia, mentre il "Poma" arriva a 225 posti

MANTOVA – Si è spenta la donna di 84 anni che aveva contratto il Coronavirus dal marito, primo caso di contagio nell’area viadanese, nella frazione di Cogozzo in particolare. Si tratta della sesta vittima nel comprensorio Oglio Po (due a Canneto sull’Oglio, una di Viadana, Piadena Drizzona, Casalmaggiore e Solarolo Rainerio). Intanto nel territorio, dopo Viadana, anche il comune di Piadena Drizzona ha scelto di effettuare la sanificazione, sfruttando le ore notturne, in pieno centro. Una notizia non positiva arriva da Casalmaggiore, dove vi sarebbe un tampone positivo per un operaio della fabbrica Marcegaglia. L’operaio è al lavoro da lunedì dopo che il suo primo tampone era risultato negativo.

Passiamo anche alle notizie positive: l’ospedale “Carlo Poma” di Mantova amplia la sua capacità ricettiva, arrivando a 225 posti letti dedicati ai pazienti colpiti dal Coronavirus. In totale il nosocomio ha potuto investire 1 milione e 167mila euro in due settimane, sfruttando pure diverse donazioni di industriali, associazioni e privati. Sono arrivati nuovi strumenti come monitor, ventilatori, pompe a siringhe, videolaringoscopi per intubazione. Da segnalare inoltre l’acquisto di portatili che acquisiscono radiografie al torace in grado di accelerare la diagnosi. Inoltre il materiale per la disinfezione e la sterilizzazione di lampade germicide, oltre ai vari dispositivi per proteggere il personale, hanno avuto un costo di 208mila euro. Sempre al “Poma” Asst di Mantova e Ats Val Padana hanno messo a disposizione personale per studiare oltre 100 casi di contatti con persone positive al Coronavirus.

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