Circolazione treni, dopo il caso di
Torre reti metalliche contro le nutrie
L’incontro è stato voluto dal Prefetto per esaminare le misure predisposte a seguito di un recente episodio, occorso al km. 47,737 della linea Cremona-Mantova, nel comune di Torre de Picenardi.
Il Prefetto Vito Danilo Gagliardi ha presieduto mercoledì 7 luglio il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per l’approfondimento, tra l’altro, del tema della sicurezza della circolazione dei treni lungo le linee ferroviarie che attraversano il territorio provinciale. All’analisi della problematica hanno partecipato, oltre al Questore Carla Melloni e ai Comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri, Col. Giuliano Gerbo, e della Guardia di Finanza, Col.t.SFP Cesare Maragoni, il Primo dirigente P.S. Filippo Ferri, per il Compartimento Polizia Ferroviaria Lombardia, e l’Ing. Luca Cavacchioli, dirigente di Rete Ferroviaria Italiana.
L’incontro è stato voluto dal Prefetto per esaminare le misure predisposte a seguito di un recente episodio – occorso al km. 47,737 della linea Cremona-Mantova, nel comune di Torre de Picenardi – che ha reso necessario, grazie alla segnalazione di un cittadino, l’interruzione del traffico ferroviario a causa del cedimento di una parte localizzata della massicciata, verosimilmente dovuto all’opera di scavo di mammiferi roditori. L’evento ha interessato anche una parte dell’opera idraulica ubicata in prossimità del km. 47,737.
Al riguardo, l’Ing. Cavacchioli ha rappresentato che il fenomeno, comune ai diversi contesti di pianura, è costantemente monitorato e costituisce materia di continua analisi aziendale. Da tempo, RFI è impegnata nel confronto con gli altri Enti competenti per la gestione del fenomeno che – interessando, sovente, più di un tratto ferroviario della regione – ha suggerito di intraprendere mirate azioni di prevenzione e di messa in sicurezza.
In particolare, i tecnici dell’Azienda stanno intervenendo con la posa di reti metalliche e altri sistemi di protezione dai roditori nel c.d. rilevato ferroviario e di materiali di contenimento nei punti critici, tra i quali alcuni ricadenti nel territorio cremonese, in modo da ridurre considerevolmente i rischi per la circolazione ferroviaria.
Al contempo, RFI conferma che l’infrastruttura ferroviaria è sistematicamente monitorata mediante le attività di vigilanza e controllo, da parte di personale qualificato, lungo tutte le tratte interessate e con l’utilizzo di sistemi diagnostici, in grado di rilevare i parametri della linea ferrata.
Il Prefetto, pertanto, ha chiesto a RFI – di cui ha evidenziato l’impegno e la tempestività negli interventi e nella gestione in emergenza – di adottare, per quanto di competenza, eventuali ulteriori misure utili a scongiurare che, in futuro, possano verificarsi episodi potenzialmente in grado di costituire un pericolo per la pubblica incolumità.
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