Cronaca

Bergamonti, una stele lo ricorderà per
sempre sul lungomare di Riccione

“E’ stato un grande pilota – ha detto Giacomo Agostini – eravamo avversari ma tra noi c’era rispetto. Allora non c’era la sicurezza di oggi sulle piste, ricordo benissimo quella giornata, l’asfalto sembrava un lago, ne ho risentito della sua scomparsa, oggi è un piacere essere qui a Riccione in suo onore”.

Foto Daniele Casalboni

Si è svolta sabato sera sul lungomare in corrispondenza del bagno 68 a Riccione la cerimonia di svelamento di una stele commemorativa in onore di Angelo Bergamonti, il pilota gussolese di motociclismo rimasto fatalmente ucciso il 4 aprile 1971 all’età di 32 anni nel circuito cittadino di Riccione della Mototemporada Romagnola. Un piccolo cippo era già presente, in realtà, in quel punto ma ora è stato rialzato e sostituito con una stele ben più visibile, voluta dall’amministrazione in carica a Riccione.

La stele che consiste in una motocicletta stilizzata realizzata dal Comune in collaborazione con Geat, è corredata di 3 gigantografie che ritraggono il pilota MV Agusta, Bergamonti. Per l’occasione sono state posizionate due moto, MV500 4 cc e Patton 500 cc con le quali gareggiò il campione durante la sua carriera e un gagliardetto portato appositamente dal Motoclub Angelo Bergamonti di Gussola.

 

 

Alla cerimonia erano presenti il sindaco Renata Tosi, i famigliari del pilota la moglie Rosa e la figlia Laura, il detentore del record del maggior numero di campionati mondiali vinti in carriera, Giacomo Agostini che gareggiò con Bergamonti il giorno della tragedia, i presidenti della Federazione Nazionale Motociclistica italiana Giovani Copioli e del Motoclub di Gussola Giuseppe Pietralunga.

“A 50 anni dalla scomparsa – ha esordito Renata Tosi, sindaco di Riccione – e in concomitanza al Moto Gp di Misano abbiamo voluto dedicare e ricordare un grande campione nel punto in cui ebbe il tragico incidente nella nostra città. Una stele in suo ricordo con l’auspicio che catturi l’attenzione anche dei giovani”.

 

 

“E’ stato un grande pilota – ha detto Giacomo Agostini – eravamo avversari ma tra noi c’era rispetto. Allora non c’era la sicurezza di oggi sulle piste, ricordo benissimo quella giornata, l’asfalto sembrava un lago, ne ho risentito della sua scomparsa, oggi è un piacere essere qui a Riccione in suo onore”.

redazione@oglioponews.it

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